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VAIRANO PATENORA – Acquedotto rotto: responsabilità e diritto di critica. Dura lezione di Orabona a Martone

VAIRANO PATENORA – Acquedotto rotto e responsabilità e diritto di critica. Arriva la dura lezione di Vincenzo Orabona diretta al gruppo Martone: “Vairano è divenuto (o forse è sempre stato) un paese dove è vietato il diritto di critica, dove non si può dissentire in alcun modo per non disturbare il “manovratore”. Credo che a meno di un anno dalla conclusione della consiliatura un cittadino abbia pure il diritto di esprimere un giudizio a consuntivo. Oppure non ci è consentito?
Non esistono partiti politici e, quindi, nessuno interviene per dare un’opinione su questa amministrazione. Ad esempio il PD con il suo Circolo che ha sostenuto Cantelmo dove sta?
Non esprime mai nessun giudizio. Parlando degli accadimenti di questi giorni, vorrei solo ricordare che quando venne bandito l’appalto di oltre 3 milioni di Euro per il rifacimento della rete idrica, il Sindaco assicurò tutta la cittadinanza che il lavoro veniva fatto per ovviare a tutti i disservizi e le carenze idriche che c’erano state in passato e che, per un breve sacrificio sopportato per i lavori, i cittadini utenti ne avrebbero beneficiato per sempre non subendo più il problema della mancanza d’acqua.
A me sembra che questi disservizi e carenze si siano aggravate dopo la conclusione dei lavori. Ed hanno voglia il Sindaco e l’assessore Zanfagna di parlare di sabotaggi e di bruciatura del quadro elettrico non dipendente dà responsabilità amministrative, perché è proprio il nuovo sistema delle condotte, a mio modesto avviso, ad aver aumentato il fabbisogno di energia elettrica e, quindi, ad aver provocato il guasto. Quindi, pagheremo il gruppo elettrogeno per mettere in moto le pompe ma il problema si ripresenterà a breve ugualmente ed in tutta la sua gravità. Ed è inutile che il Sindaco dica che citerà per danni l’Enel perché, a mio parere, del guasto la società non ha nessuna responsabilità che è solo del Comune che non ha richiesto all’Enel un adeguamento di aumento di energia elettrica al nuovo fabbisogno idrico determinato dalle nuove tubazioni per cui il quadro si è bruciato ed è saltato. E se il Comune farà causa all’Enel (ma scommetto che non lo farà) verrà condannato anche alle spese. I cittadini a fronte di una incapacità ed incompetenza di tali dimensioni hanno tutto il diritto di lamentarsi e di emettere un giudizio negativo, anche perché dovremo pagare tutto il disservizio, mentre a mio giudizio dovrebbero pagare di tasca loro proprio Sindaco e amministratori se ne sono stati la causa. Inoltre, Sindaco, amministratori, ufficio tecnico e vigili se si son dati da fare per cercare di rimediare ad un disservizio di tale gravità e dimensioni – e che non è detto non si ripresenti a breve, se non si sostituirà il quadro elettrico e non si potenzierà la fornitura di energia elettrica – non hanno fatto altro che il loro DOVERE anche perché ancora non è ben chiarita la causa di questa mancanza d’acqua che è divenuta sempre più frequente dopo il rifacimento della rete idrica da parte della Green Impresit.
Quindi, di quale “SCIACALLAGGIO” parla il consigliere Martone? Da parte di chi?
Ma perché cittadini e famiglie che non hanno acqua per giorni e giorni non avrebbero neanche il diritto di mandarli a quel paese?
Con chi vuole chiarire in questa assoluta confusione di ruoli in cui solo loro – i Martone – avrebbero il diritto di criticare, mentre se parlano e criticano gli altri lo fanno sempre per scopi “personali” invece loro per scopi “politici” … roba da matti!!!!
E cosa c’entra il Consiglio comunale in tutta questa vicenda? Allora avrebbero dovuto essere presenti tutti gli undici consiglieri sull’area dell’incidente? E per fare cosa, quando necessitavano competenze tecniche? E poi caro Lino Martone in una democrazia l’unico ORGANO SOVRANO È IL PARLAMENTO RAPPRESENTANTE DEL POPOLO SOVRANO che esercita la funzione legislativa, ossia fa le leggi, su mandato dei cittadini elettori e non certamente il Consiglio comunale che è un organo amministrativo e svolge un ruolo di controllo sulla giunta comunale e fa delibere in determinate materie. Basta rileggere la Costituzione e il Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000) prima di dire le cose a cui non crede più nessuno.

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