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ALIFE – Ginocchio contro Avecone: dimentica i più deboli

ALIFE – Giornata allucinante, ieri,  al comune di Alife. “Abbiamo atteso circa un’ ora e mezza  nella speranza di avere un colloquio con il sindaco. Dovevamo parlargli urgentemente del caso del giovane disabile di Alife Davide.  La madre ha dovuto lasciare il proprio figlioletto alla custodia di altre persone, ma tutto é stato inutile: il sindaco non é arrivato. C’erano anche altre persone ad aspettarlo, per la verità ci sono rimasta un pò male, perché non sono riuscita a trovare da nessuna parte un avviso riportante orari ricevimento di sindaco e assessori. Quindi, non si riesce più a sapere quali siano i giorni in cui possiamo avere la possibilità di parlare con queste persone che dovrebbero rappresentare il  “Governo” della Città. Non é che siamo liberi e che tutti i giorni possiamo recarci al comune ed attendere ore ed ore nella speranza di beccare qiesti signori. Qualche assessore che si trovava nel palazzo comunale, che conosceva bene il motivo della nostra visita e attesa, visto che lo stesso era stato messo a corrente della storia di Davide e proprio qualche giorno fa la sottoscritta gli aveva spiegato a voce la prassi da seguire per il caso del disabile, stamane ci é passato davanti come se niente fosse, come se non ci conoscesse!  Ovviamente, la madre di Davide ci é rimasta abbastanza male,  Rita, é una persona dolce e sensibile, ma anche tanto coraggiosa, perché ha sacrificato la sua vita per stare accanto al figlio disabile giorno e notte. Ma soffre tanto dentro per l’indifferenza della gente e l’indifferenza per il caso di suo figlio.  Ancora una volta possiamo  constatare l’incapacità e l’incoerenza della politica, buona solo a parlare durante i comizi elettorali, ma per quanto riguarda i fatti lascia molto a desiderare. Certo, se non si riesce neanche più a provare un pò di compassione per i nostri fratelli disagiati e disabili sin dalla nascita, allora significa che siamo agli sgoccioli e la nostra é una civiltà destinata al declino. Il sindaco ieri non é venuto (o se sia venuto dopo questo non posso saperlo, in quanto noi ad una certa ora siamo andati tutti via), ma dulcis in fundo, la sottoscritta invece, nel periodo di attesa al Comune, si é beccata altre due richieste di aiuto per quanto riguarda il “sussidio alimentare mensile” da parte di due famiglie precarie che erano lì ad attendere il sindaco, ma anche loro vi hanno dovuto rinunciare e alla fine si sono rivolte alla sottoscritta. Allora mi domando: Cosa vale di più la politica dei bla bla bla o l’impegno concreto nel volontariato sociale?”. E’ questo l’amoro sfogo di Agnese Ginocchio, una donna costantemente impegnata nel sociale, senza pretendere voti e “privilegi” della casta. Una donna che spesso antepone gli interessi della collettività ai propri. Esattamente quello che dovrebbe fare ogni amministratore della cosa pubblica.

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