MIGNANO MONTELUNGO – Comunali, Verdone: l’esclusione di Della Guardia non cambia la nostra strategia

MIGNANO MONTELUNGO (di Antonio Migliozzi) – Nel piccolo centro collinare di Mignano Montelungo è avvenuta una cosa che forse ad oggi non conosce ancora dei precedenti. Una delle due liste che oramai stavano già in piena compagna elettorale per queste elezioni amministrative, si è trovato lo schieramento ricusato per vizi di forma. Si tratta della formazione del dott. anestesista Giuseppe Della Guardia per lo schieramento civico denominato “La nostra Città”, mentre il vizio di forma sembra che consista nel non aver ottemperato come la legge prevede i fogli della raccolta delle firme per la legittimità per la presentazione della lista. Una pecca alquanto grave per coloro che intendono avviare un percorso amministrativo. Purtroppo la certificazione dell’intera documentazione sarebbe stata avvallata da una giovane Notaio del posto, la quale con molta probabilità non si sarebbe avveduta del suddetto “vizio di forma”. “Sono sinceramente rammaricato per quanto avvenuto – ha dichiarato il sindaco uscente Antonio Verdone, il quale anche in questa campagna elettorale si è riproposto agli elettori con la candidatura di Primo Cittadino – in quanto sembra che la mia formazione sia costretta a vivere questo mese di campagna elettorale da sola, senza un avversario”. Infatti le liste presentate erano soltanto due, per cui se il ricorso presentato dallo schieramento di Giuseppe Della Guardia non dovesse accolto si rischierebbe di vivere una campagna elettorale del tutta anomala con una sola formazione in competizione con stessa, quale quella del sindaco Antonio Verdone “Rinascita Mignanese”. A questo punto per lo stesso Verdone, affinché l’elezione possa avere validità, dovrà sperare che il 50% più uno degli aventi al voto del Comune di Mignano Montelungo si rechino al voto per poter essere valida l’elezione, altrimenti il Comune mignanese dovrà vivere un anno di commissariamento in attesa delle prossime consultazioni elettorali.

Ecco l’intervista ad Antonio Verdone