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PIETRAMELARA – Consiglio mancato, le ragioni di De Robbio

Pietramelara – Consiglio comunale mancato, Giovanni De Robbio – assente ieri alla pubblica assemblea – ha inteso spiegare le proprie ragioni respingendo ogni strumentalizzazione dell’accaduto:
“Non sono abituato ad apparire per due giorni consecutivi sul giornale come coloro che – con smania particolare in questi ultimi giorni – cercano la fama ed il consenso ad ogni costo; talvolta si scade nel cattivo gusto se spregiudicatamente si vuole infangare l’onestà delle persone. Mia mamma e mio padre mi hanno inculcato la cultura del lavoro e sono abituato a raccogliere solo ciò che è’ frutto di fatica e senza pretese; alle apparenze,preferisco la sostanza. I risultati elettorali finora mi hanno dato sempre ragione e non si può dire lo stesso di altri. Come avevo annunciato, non ho partecipato al consiglio comunale di venerdì scorso perché impegnato professionalmente (ero fuori con la scuola per il viaggio di istruzione dei ragazzi); naturalmente non si può dire che potessi avere problemi a votare visto che quello che pensavo riguardo gli argomenti all’ordine del giorno l’ho dichiarato senza mezzi termini. Riguardo al fantomatico “confitto di interessi” non so se pensare ad incompetenza o solo alla solita malafede di coloro che mi accusano. In consiglio comunale si è discusso la tariffazione e la bollettazione del servizio idrico e non di certo la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’acqua comunale che è una cosa diversa trattandosi di una prestazione contrattuale, aggiudicata con regolare gara di appalto a un imprenditore petramelarese che viene continuamente tirato in ballo solamente perché appartenente alla mia famiglia. Anche riguardo la strana polemica sulla data del consiglio comunale, convocato in prima istanza per il 29/04 ed in seconda per il 30/04, non capisco cosa non torni. Il comunicato stampa, ha dichiarato, senza nessuna imprecisione, forse imputabile ad altri, il mio punto di vista riguardo agli argomenti trattati. Restano solo le infondate illazioni che, se ne facciano una ragione, non avranno la capacità di infangare il mio nome e quello della mia famiglia; chi agisce in malafede contro di me deve fare i conti con la mia storia politica basata sulla lealtà e sulla coerenza. Agli interessi personali ho anteposto sempre il bene comune e l’amore per Pietramelara. Sono convinto di un principio: in politica, come nelle altre cose, chi insegue se stesso arriverà sempre secondo. E la storia lo dimostra.”

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