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PIETRAMELARA – Bollette dell’acqua forfettarie, De Ponte: sono illegittime. Vanno ritirate

PIETRAMELARA – Arrivano le bollette dell’acqua, il leader di opposizione, Andrea De Ponte scrive al sindaco – Luigi Leonardo – e al segretario comunale. Contesta, prima di tutto, il metodo “forfettario” utilizzato dai super premiati uffici comunali per quantificare i consumi di ogni cittadino. Poi l’affondo contro la gestione della cosa pubblica: “ancora una volta viene utilizzato un metodo dilettantistico e superficiale quando si toccano gli interessi dei cittadini. Un fatto grave anche perché si ripete continuamente”. 
“Il metodo utilizzato dagli uffici di competenza del nostro Comune per stabilire la tariffa dell’acqua, basato su un consumo minimo a “forfait” e rappresentato da diverse fasce in base al tipo di fornitura – pratica questa che oltre ad essere illegittima, come stabilito più volte in giurisprudenza, è immorale e induce gli utenti allo sperpero dell’acqua. Preso atto delle numerose sentenze in merito, tra queste La sentenza del Giudice di Pace di Castellamare del Golfo del 16.07.2004 e successive, secondo la quale “la tariffa dell’acqua basata su un consumo minimo presunto o a  “forfait” è illegittima. Il prezzo della fornitura deve infatti essere commisurato all’effettivo consumo e non può essere fissato secondo criteri meramente presuntivi che prescindano totalmente dalla situazione reale”.
Per queste ragioni De Ponte chiede alla macchina amministrativa di Pietramelara: “che vengano urgentemente abolite le fasce di consumo e che le fatturazioni tengano conto esclusivamente del consumo effettivo e della reale erogazione dell’acqua. Pertanto, tutte le fatture già inviate ai cittadini residenti nel comune di Pietramelara e titolari di un contratto di fornitura acqua sono illegittime”.
Alla luce di queste motivazioni De Ponte invita il sindaco, l’assessore al bilancio e gli uffici preposti “ad analizzare bene tale situazione e inviare una nuova fatturazione, prevedendo magari un rimborso per chi ha già pagato le bollette”.  Se non dovessero essere ritirate le fatture già inviate De Ponte assicura che impugnerà gli artti nelle sedi opportune per tutelare gli interessi dei cittadini

 

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