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PIETRAVAIRANO – Cave e cementificio, il gruppo Moccia avvia nuova azione al Tar

PIETRAVAIRANO –  Il gruppo Moccia ci riprova e ricorre, nuovamente al Tar. Questa volta contro la mancata perimetrazione dell’area del comparto. Una perimetrazione che sarebbe dovuta avvenire, secondo Moccia, anche senza l’avvenuta delocalizzazione. Più che un ricorso sembra l’ennesimo tentativo di sfiancare un avversario che non mostra, al momento, segni di stanchezza. Quello che appare strano, in tutta la vicenda, è l’ostinazione del “principe delle cave” per Monte Monaco. Qualsiasi altro imprenditore, considerato che da caserta deve andare via, in ogni caso, avrebbe già cercato un posto alternativo. Del resto, se il progetto del gruppo Moccia è così “bello” e “buono” ci saranno migliaia di comuni pronti ad ospitare cava e cementificio. Allor aperchè insistere tanto su Pietravairano?
Intanto il municipio di Pietravairano, attraverso il proprio legale Giancarlo Fumo, propone una serie di  osservazioni alla Regione Campania, contro la richiesta del gruppo Moccia di  individuazione della aree del comaparto.  “Il risultato di tutto ciò è che le previsioni  del P.R.A.E  contrastano con quelle del  Piano Regolatore Generale del  Comune di Pietravairano. In particolare  l’area “Monte Monaco”, prescelta per la delocalizzazione dell’impianto del cementificio e della  cava, viene classificata dal P.R. G.  –  zona agricola-  EB –  gravata da vincoli. il Comitato Tecnico per l’Ambiente, nei  pareri resi all’esito delle  sedute del 14.01.2010  e del 04.01.2011,  nell’ambito  della conferenza dei servizi convocata per l’esame dell’ istanza  di delocalizzazione presentato dalla Cementi Moccia spa,  avrebbe dovuto  valutare con attenzione il contrasto del progetto  con la  destinazione urbanistica dell’area prescelta per delocalizzare l’impianto e con le  prescrizioni  del P.R.G.  Infatti,  l’art. 27 delle norme tecniche d’attuazione del P.R.G.   nel regolamentare l’esercizio delle attività estrattive già esistenti, conformamdole alle disposizioni di cui alla  L.R. 54 del 13.12.1985 e 17 del 13.04.95, vieta  espressamente l’impianto di nuove cave sull’ intero territorio comunale. Per tali ragioni  il   Comune di Pietravairano   ha     espresso  parere negativo in linea urbanistica. In presenza di tale esplicita manifestazione di volontà,  il C.T.A avrebbe dovuto pronunciarsi  negativamente, poiché il consenso del Comune di Pietravairano e la successiva approvazione in Consiglio Comunale della  variante al P.R.G., costituivano  condizioni imprescindibili per una valutazione favorevole.

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