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TEANO – Vincenzo Napolano compie 102 anni, tutto pronto per la festa

TEANO (di Antonio Migliozzi) – Centodue candeline. Tante fiammelle dovrà spegnere nella giornata di sabato 9 aprile Vincenzo Napolano, essendo nato il 9 aprile 1914 a Villaricca, in provincia Napoli e residente in quel di Teano moltissimi anni fa, dove vive con il figlio Vittorio. Suo figlio Luigi ci ha raccontato la sua storia: “Mio padre, terzogenito e primo figlio maschio di una famiglia numerosa ( undici figli ), come tante in quell’epoca, diventa adulto nell’epoca Fascista. Iniziò la guerra in albania contro i greci dove gli italiani non riuscirono a sfondare il fronte greco. Durante l’8 settembre del 1943 si trovò in una caserma di soldati italiani a Piacenza, dove furono fatti prigionieri dai soldati tedeschi e caricati sul treno – bestiame per essere deportati in Germania scortati da pochi soldati tedeschi. Fu questo, la poca vigilanza ed il rallentare del treno ai confini con l’Italia che in certo tratto consentì all’allora Vincenzo Napolano e ad un altro soldato di saltare dal treno in corsa e mettersi così in salvo gridando ‘se devo morire, voglio morire nella mia Patria’. Fu lungo, faticoso e doloroso il suo ritorno a casa. La maggior parte del percorso fu fatto a piedi e con ogni mezzo di fortuna, ma riuscì a tornare a casa dalla sua famiglia. Venne dichiarato disertore, ma alla fine della guerra venne amministrato. A guerra finita lavorò come amministratore del Conte Cattini, di origini romane, il quale aveva una un’azienda agricola a Villaricca e nel lontano 2957, grazie al suo spirito imprenditoriale, riuscì a costruire una sua azienda agricola nel Comune di Teano dove, tutt’ora ancora risiede. Da sempre in buona salute ha guidato fino all’età di 92 anni ed ancora oggi gode di ottima salute non assumendo nessun farmaco. E’ stato tra i pionieri per la frutticoltura specializzata nell’Alto casertano”.  I figli Alessio, Luigi e Vittorio, affiancati dalle proprie mogli figli e nipoti, anche quest’anno si stanno stringendo attorno a Vincenzo per i suoi 102 anni.  Per l’occasione, l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – guidata dal presidente Salvatore Megna –   hanno fatto recapitare a Napolano, per il suo 102esimo compleanno, un attestato nel quale si può leggere:
“Troppi ne avevi visti, di morti, al punto di farne parte mentre eri ancora vivo. La guerra ti aveva insegnato ad uccidere e ti aveva concesso di farlo senza accusa e senza colpa per il semplice fatto di indossare una divisa. Gli applausi svaniscono in fretta, il rispetto e l’ammirazione rimangono per sempre. Congratulazioni”.

 

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