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CASERTA – E’ morto il carabiniere aggredito durante un rave party, il suo collega ha perso la vista

CASERTA – Non ce l’ha fatta l’appuntato dei carabinieri Antonio Santarelli, 44 anni, uno dei due militari aggrediti a colpi di spranga il 25 aprile 2011 da 4 giovani, durante un controllo dei documenti nei pressi di un rave party nelle campagne di Sorano (Grosseto). L’uomo e’ morto in un centro specializzato di Imola (Bologna), dove era stato trasportato in coma irreversibile dopo l’aggressione. Il militare durante il pestaggio aveva perso addirittura parte della materia grigia, causa del violento pestaggio. Insieme a lui era stato aggredito il collega Domenico Marino, 34 anni, di Caserta: l’uomo ha riportato gravi danni a un occhio, perdendo la vista. L’aggressione avvenne la mattina di Pasquetta: un’auto con a bordo 4 ragazzi, di cui uno solo maggiorenne, dopo aver trascorso la notte a Firenze si era diretta al rave party in corso a Sorano. I carabinieri controllarono loro i documenti, ma il gruppo approfittando di un attimo di distrazione impugno’ dei pali di ferro situati a bordo strada e li uso’ come spranghe, colpendo violentemente i due militari. I ragazzi poi fuggirono ma vennero arrestati nelle vicinanze. L’unico maggiorenne all’epoca dei fatti, il 19enne Matteo Gorelli e’ in carcere, mentre degli altri 3 (tra cui una ragazza) si occupa il Tribunale dei minori. L’appuntato Santarelli, originario della provincia di Teramo lascia la moglie e un figlio di 14 anni. A questo punto, con il decesso del militare, si aggrava anche la posizione processuale dei 4 giovani accusati dell’aggressione.

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