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PIEDIMONTE MATESE / DRAGONI / PIETRAMELARA – Scandalo sessuale, donne sfruttate: tredici finiscono sotto processo

PIEDIMONTE MATESE / DRAGONI / PIETRAMELARA –  Un locale notturno trasformato in un luogo di incontro per consumare rapporti sessuali e per soddisfare le esigenze più intime dei clienti maschili  e femminili. Donne sfruttate costrette per poche decine di euro a ripetuti rapporti intimi con numerosi clienti. Centinaia gli “utenti” finali identificati nel corso delle indagini. La parte consistente dei guadagni finiva nelle tasche degli organizzatori. Tredici persone sono sotto processo per i fatti accaduti nell’area del Matese alcuni anni fa. Fra loro quattro sono donne e tutte hanno un ruolo attivo nell’organizzazione. Fra coloro che sono finiti davanti al giudice ci sono anche imputati di Pietramelara, Dragoni, Presenzano, Alife e  Piedimonte Matese. I gestori del club sono accusati, fra le altre cose, di aver indotto, favorito e sfruttato la prostituzione di diverse donne. Organizzavano gli incontri, contattavano ragazze coordinavano le attività dei collaboratori, riscuotevano l’importo dei clienti e successivamente pagavano le donne per le prestazioni rese. Attraverso una serie di annunci su giornali e riviste il club era sempre pieno, i clienti arrivavano anche dalla Puglia dal Lazio dalla Basilicata. L’inchiesta che ha condotto al processo parte dalla denuncia, presentata ai carabinieri della compagnia del Matese, da una donna – Anna Maria – che per mesi era stata costretta a prostituirsi all’interno del Club. Una costrizione indotta da necessità economiche; necessità sfruttate ad arte dall’organizzazione: “…. Ho lavorato in qualità di intrattenitrice per clienti di sesso maschile e femminile, dovevo soddisfare le loro esigenze per i loro sfoghi sessuali. Lavoravo dal giovedì al sabato dalle ore 22 alle ore cinque del mattino successivo. Tali prestazioni erano numerose, dovevo incontrare tra le 100 e le 200 (di diverse età) persone e soddisfare le loro esigenze sessuali. Le serate iniziavano con un buffet offerto ai clienti, si passava poi in discoteca e qui, con le altre ragazze presenti anch’esse come intrattenitrici, facevamo lo spogliarello. Dopo aver terminato lo spogliarello ognuna di noi doveva andare in una stanza; qui ci raggiungevano i clienti che variavano da cinque a dicei per volta. Dopo qualche ora si ricominciava da capo: buffet, ballo, spogliarello e poi di nuovo sesso. Per tutto questo guadagniamo € 150 a serata mentre il Club incassava (come biglietto d’ingresso) € 150 per ogni cliente ….”  

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