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PIETRAVAIRANO – Longa Manus, scatta l’appendice del processo. Davanti al Gup ex assessori e tecnici

PIETRAVAIRANO – Scandalo delle tangenti, è partita la discussione dell’udienza preliminare a carico di Alfonso Sica e Francesco Littera.  Tuttavia, la complessità delal vicenda ha imposto ai giudici di fissare una nuova udienza, per il prossimo giugno, per continuare la discussione prima della decisione. La Cassazione da ragione al  ricorso della Procura: Alfonso Sica – ex assessore della giutna Rotondo e attuale consigliere di minoranza – Francesco Littera  e Raffaello Iasimone dovranno affrontare una nuova udienza preliminare. Saranno davanti al giudic eil prossimo luglio. Se il giudice riterrà giusto, per loro, allora, si apriranno le porte del processo già in corso sui fatti che circa due anni fa portano all’arresto dell’ex sindaco Dario Rotondo e di alcuni suoi assessori, tecnici e imprenditori. La Cassazione, inoltre, ha accolto anche il ricorso della Procura in merito alla posizione processuale dell’ex sindaco Dario Rotondo, dell’ex assessore Enzo Del Sesto e degli imprenditori Giovanni Zagaria e Gennaro Di Bello.
Nei loro confronti la Cassazione, accogliendo il ricorso della Procura, ha stabilito che il Gup dovrà rivalutare la precedente decisione – quella assunta circa un anno fa – con cui venivano scagionati da alcuni reati minori all’interno della stessa vicenda. Se il Gup, il prossimo luglio, deciderò per il rinvio a giudizio, allora la loro posizione processuale potrebbe appesantirsi. Lavori pubblici e tangenti, secondo la Procura e secondo i giudici del riesame che hanno confermato successivamente l’impianto accusatorio, nei confronti delle 29 persone indagate ci sono diverse accuse fra cui spicca l’ipotesi di reato per  “associazione a delinquere”, “concussione”, “corruzione”, “turbativa d’asta”, “truffa ai danni dello Stato”, “falso”, “abuso d’ufficio” e “incendio”. Secondo l’accusa  Rotondo e Del Sesto avevano messo in piedi un sistema per pilotare le gare d’appalto dell’ente in favore delle due ditte dell’Agro Aversano, Di Bello e Zagaria. L’imprenditore Cerbo, invece,   provvedeva a monetizzare le tangenti. I tecnici Panarello e Di Duca avrebbero favorito, dirigendo numerosi lavori, le ditte evitando alle stesse “problemi” con il comune.  Le indagini  sono scattate nel 2007 e hanno tratto origine da una denuncia di un imprenditore che, nel rappresentare fatti circostanziati aventi ad oggetto richieste di “contributi” a fronte dell’affidamento di lavori pubblici da parte del comune di Pietravairano. Si torna in aula per il prossimo giungo quando p

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