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GIOIA SANNITICA – Famiglia cacciata dalla propria abitazione, quando la giustizia si confonde con l’arroganza

GIOIA SANNITICA – Una famiglia è stata cacciata dalla propria abitazione. L’idea è stata di Giuliana, la nipote della proprietaria della casa nella quale vivono da anni una coppia di coniugi immigrati. I due abitano in quella casa, nella frazione Calvisi, da anni, con il consenso della proprietaria che vive all’estero. La nipote, invece, vuole quella struttura per se. Così appena la coppia di immigrati marocchini lascia il paese per un rientro in Marocco, scatta lo “sfratto”. Uno “sfratto” di prepotenza. Senza alcun diritto.
Giuliana sarebbe entrata in casa della coppia, avrebbe portato fuori ogni cosa di loro proprietà ed avrebbe cambiato le serrature.  Oggi, quando i due coniugi sono rientrati, è scoppiato il caos. E’ stato necessario anche la presenza di un’ambulanza per soccorrere la donna “sfrattata” che avrebbe accusato un malore, probabilmente generato dal nervosismo. Sul posto è giunta anche una pattuglia dei carabinieri della compagnia del Matese. Proprio i militari dell’arma avrebbero risolto il problema, evidenziando a Giuliana che la sua azione era stata inopportuna. Alla fine la coppia di immigrati è rientrata nella propria casa.
L’azione attuata dalla signora Giuliana è apparsa agli occhi di tanti gioiesi deplorevole, soprattutto nell’arroganza di voler gestire la giustizia nel peggiore dei modi “fai da te”. Per fortuna che ci sono i carabinieri che hanno sistemato la vicenda assicurando il rispetto del diritto. Deludente, sulla questione  l’intervento del sindaco Michelangelo Raccio che ha suggerito l’intervento dell’Ambito Sociale.

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