VAIRANO PATENORA – Lite in piazza, arriva la sentenza del giudice. Ecco cosa ha deciso

Vairano Patenora – Botte in piazza e spalle rotte, dopo un lungo iter processuale arriva la sentenza di primo grado. La vittima ha visto prevalare le proprie ragioni. Assolto Mancino. Lo ha stabilito il giudice, dopo l’udienza di pochi giorni fa.  La sentenza si innesta nel processo a carico di Mancino Alfonso, a cui è contesto il reato di lesione personale ai danni di Diego Di Matteo. Secondo l’accusa, Mancino, avrebbe cagionato, a Di Matteo,  la lussazione della spalla destra a seguito di una violenta lite. Nel corso della sua escussione dibattimentale, la vittima, ha minuziosamente ripercorso tutti gli eventi che lo portarono finanche a subire un intervento chirurgico per sistemare la spalla danneggiata; secondo la persona offesa, infatti, mentre si trovava all’interno della propria autovettura in compagnia di una sua amica, proprio nella piazza principale di Vairano Patenora, veniva avvicinato dal Mancino che – dopo averlo trascinato fuori dall’autovettura – lo colpiva con calci e pugni mentre giaceva a terra. Solo grazie all’intervento di un suo amico – anch’egli escusso in dibattimento davanti al Giudice – l’imputato desisteva dalla sua azione; il giovane Di Matteo veniva quindi trasportato presso l’Ospedale di Piedimonte Matese dove, dapprima, gli veniva ingessato l’arto e, nei mesi successivi, veniva sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per eliminare i postumi della lussazione e riportare in piena funzionalità la spalla. Il Di Matteo a seguito dei fatti presentava una dettagliata denuncia presso i Carabinieri di Vairano Scalo che, dopo le indagini di rito, trasmettevano gli atti alla competente Procura della Repubblica; a seguito della citazione a giudizio da parte del PM di Santa Maria Capua Vetere, il Di Matteo si è anche costituito parte civile, a mezzo degli avvocati Vincenzo Cortellessa e Luca Geremia, per ottenere i danni subiti in conseguenza dell’aggressione denunciata. Ora arriva la sentenza con l’assoluzione dell’imputato. La vittima potrà proporre ricorso in appello.