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CAPUA – Museo Campano e la sua valorizzazione. L’evento organizzato dalle Piazze del Sapere.

L’evento organizzato dalle Piazze del Sapere e dal FTS Casertano nella splendida Sala Convegni del Museo Campano è stato una bella occasione di partecipazione consapevole e di cittadinanza democratica per il futuro di uno dei gioielli del nostro patrimonio artistico e storico. Per molti è stata anche l’opportunità per rivedere o per conoscere un vero scrigno della civiltà umana. Dopo i saluti del sindaco Carmine Antropoli e del Presidente della Provincia Angelo di Costanzo, si è sviluppato un intenso dibattito, seguito con attenzione vigile dal folto pubblico.
Nella presentazione dell’inizaitiva è stato sottolineato che essa è nata dalla campagna avviata dal TCI e Volontari per Capua – sostenuta da una ampia rete di associazioni culturali e dal Forum del terzo settore – per sollecitare interventi volti a superare una fase di incertezza nella gestione e manutenzione, a seguito della riforma delle province. Come ha sottolineato l’on. Camilla Sgambato, è stato emblematico il tema proposto “Beni culturali e beni comuni per il futuro della città”. Su questo obiettivo si è avviato un percorso per la realizzazione di un “Distretto culturale di Terra di Lavoro” per una politca di riscatto che può ripartire con la cultura, con la conoscenza, una piena fruizione a capacità di attrazione delle tante bellezze artistiche, storiche ed anbientali diffuse sul nostro territorio (per il quale vi sarà una prossima tappa il 18 aprile nella Reggia Vanvitelliana). In tale contesto si inserisce la mobilitazione per il Museo Campano, in una fase di rilancio di attenzione e di promozione che vede alcuni attrattori come la Reggia di Caserta e quella di Carditello, lo stesso Anfiteatro dell’Antica Capua e la Basilica Benedettina.
Come ha sottolineato il prof. Sebastiano Maffettone, Delegato regionale alla cultura, diventa decisiva la cooperazione tra cittadini ed istituzioni per poter sostenere una strategia di innovazione con un nuovo piano strategico della cultura e del turismo in Campania, che si potrà articolare in poli e distretti locali, a partire da quello casertano. La discussione si è arricchita con i contributi del Console Campano del TCI Pandolfo e della prof.sa Maria Luisa Chirico, che ha sottolineato il ruolo dell’università e dei giovani per integrare saperi e sviluppo locale, nuove competenze e antichi mestieri, settori dell’innovazione come l’aerospazio con i prodotti tipici. A tal fine ha usato una bella espressione “se non ora, quando”, ripresa anche nell’intervento conclusivo del sottosegretario MIBACT Antimo Cesaro, che ha sottolineato le azioni messe in campo dal Governo con risorse destinate ai beni culturali ed alla ricerca, anche grazie alle riforme innovative nel settore alex staff (a partire da quella di dare autonomia gestionale ai musei e grandi attrattori, come la Reggia). In merito al Museo Campano ha ribadito il ruolo di “facilitatore”  che il Ministero intende svolgere per accelerare le procedure di ricollocazione del prestigioso monumento nell’ambito del Polo Museale Campano in base ad un accordo più ampio di quello già definito sul personale tra la Provincia e la Regione Campania. Infatti, in questo processo di riorganizzazione e valorizzazione gli attori principali decisivi in questa fase rimangono gli enti del territorio, con il sostegno e la partecipazione delle comunità e delle imprese. In modo tempestivo ed efficace l’on. Cesaro ha proposto di fissare da subito una data per un incontro – il giorno 11 maggio pv – in cui definire un protocollo d’intesa tra i due Enti per il futuro del Museo Campano, con il contributo del MIBACT e con la partecipazione del terzo settore (sul modello che si sta avviando con la Fondazione per la Reggia di Carditello). Ed è stata suggestiva la foto di gruppo finale tra gli attori istituzionali e sociali che saranno protagonisti di questo percorso progettuale, suggellata con un applauso corale di tutti i cittadini partecipanti alla manifestazione.

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