Piedimonte Matese / Gioia Sannitica – Sannio Alifano, la Procura indaga su Cappella e l’assunzione del suo “nipotino”

Piedimonte Matese / Gioia Sannitica – La sede del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano sembra essere diventata, da quale tempo, la seconda “casa” di carabinieri e guardia di finanza. Ripetutamente gli inquirenti, su delega delle varie Procure sono costretti a piombare nella sede dell’ente consortile per assumere documentazioni e atti. Secondo alcuni tutta colpa del modo con cui il consorzio viene amministrato dal presidente Pietro Cappella. Secondo altri, invece, è tutta colpa di continue denunce fatte dagli oppositori o dai soliti “maligni”.
Di certo, l’altro giorno, i carabinieri della Compagnia del Matese, su ordine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno bussato alla porta del Sannio Alifano per acquisire l’intera documentazione relativa all’assunzione di Massimo Cappella (di Gioia Sannitica), nipotino del presidente Pietro Cappella. La Procura vuole vederci chiaro. Non si esclude che l’inchiesta potrebbe presto allargarsi anche sulle altre assunzioni ultimante decise dai vertici dell’ente. Tutte assunzioni caratterizzate da fortissime polemiche e contestazioni. La visita dei carabinieri è avvenuta proprio nell’imminenza della riunione del governo dell’ente che fra le altre cose doveva decidere l’assunzione di altri due “prescelti”. La presenza dei carabinieri – suggeriscono i soliti maligni – avrebbe “turbato” a tal punto Cappella e i suoi deputati (cioè componenti della deputazione) che le assunzioni “prescelte” sarebbe saltate. Almeno per il momento.

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