Ultim'ora

CEPRANO / ALVIGNANO – Appalto truccato in comune, chiesti 5 anni per il sindaco Sorge. La vittoria di Offreda

CEPRANO / ALVIGNANO – Appalto truccato al comune di Ceprano, lavori per 1.350.000 euro dovevano fruttare alle casse comunali 22 milioni di euro in 10 anni per un mega impianto fotovoltaico. Il procuratore capo di Frosinone De Falco (già giudice della DIA di Roma) chiede 5 anni di carcere per l’ex Sindaco di Ceprano e interdizione a vita dai pubblici uffici , nonché risarcimento danni alla ditta.  Dopo la denuncia dell’impresa Offreda di Alvignano (CE), seguita alla richiesta della tangente del 10 per cento sull’importo, che poi veniva mascherata con una sponsorizzazione alla squadra di calcio, dove il sindaco era il presidente. L’ex sindaco Sorge fu arrestato per ben due volte nell’anno 2013. L’altro giorno l’ultima udienza del processo con il procuratore che ripercorre i passaggi che già da consigliere comunale prima, poi come Sindaco interessato all’appalto milionario. L’Ex sindaco è difeso dai due avvocati: Nobile e Giosuè Naso (difensore del Re di Roma Carminati di mafia capitale). Costoro hanno contestato delle annotazioni di servizio della polizia giudiziaria, respinta dal tribunale . Arringhe durate circa 7 ore di un processo durissimo dove sono coinvolti altri tecnici comunali e altri imprenditori . L’avvocato Ida Sagnelli che difende Offreda parte offesa, costituita parte civile in questo processo, chiarisce che per infangare l’immagine dell’imprenditore casertano, hanno chiamato in causa il padre che fu coinvolto nell’inchiesta Normandia 2 con clan caselesi. Qui Offreda è stato prosciolto con formula piena. Infine Offreda fu scambiato per un omonimo di Alvignano che venne arrestato in passato, (bastava fare un riscontro della data di nascita per verificare che si trattava di due soggetti diversi). Sagnelli chiarisce che un’impresa anche se proviene dalla provincia di Caserta terra dei fuochi, non deve essere marchiata come camorristica, né tantomeno pagare tangenti per ottenere appalti. Al fine di chiarire l’onorabilità della ditta sono stati depositati casellari e carichi pendenti, che escludono in modo netto qualsiasi tipo di reato. La sentenza ci sarà il 6 maggio che sicuramente metterà fine una vicenda incresciosa, sia per i cittadini che hanno visto la loro classe politica abusare del proprio ruolo per interessi puramente personali ed illeciti, che per i soggetti coinvolti quale la ditta Offreda che consapevole di non aver accettato compromessi illeciti, aspetta serenamente giustizia dagli organi competenti.

Guarda anche

Roccamonfina / Piedimonte Matese – Donna roccana derubata della borsa al mercato matesino. Indaga la Municipale

Roccamonfina / Piedimonte Matese – I fatti prendono avvio questa mattina durante la fiera settimanale …