RIARDO – E’ stato condannato a due mesi di carcere – con il beneficio della pena sospesa – Amedeo Gallo. L’imprenditore, subito dopo la sentenza è ritornato in libertà. E’ stata questa la sentenza del giudice di Piedimonte Matese dove, ieri, si è svolta la convalida del fermo con la formula della direttissima. Gallo – titolare di una impresa che gestisce impianti elettrici e vari servizi per enti pubblici ed imprese provate – era stato fermato dai carabinieri della stazione di CValvi Risorta, l’altra sera. L’accusa era quella di aver rubato energia elettrica all’Enel per alimentare il sistema elettrico del cimitero di Rocchetta e Croce, dove l’impresa di Gallo è risultata essere la vincitrice dell’appalto. I furti di energia elettrica sono una piaga che le forze dell’ordine combattono non senza difficoltà, dai piccoli ai grandi centri passando per le zone rurali e le aree industriali, dov’è ancora più semplice sfuggire ai controlli. Se poi ci si mettono anche strutture pubbliche a truffare l’azienda fornitrice – nel caso di specie che raccontiamo all’insaputa degli amministratori – si capisce bene come il fenomeno sia davvero fuori controllo. L’ultima scoperta dei carabinieri, che hanno anche proceduto ad un arresto, arriva da Rocchetta e Croce. Il contatore del posto era fermo da tempo. La scoperta è stata fatta dai carabinieri della stazione di Calvi Risorta che per le verifiche del caso hanno allertato i tecnici dell’Enel.
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