(di Alessandro Staffiero) Che le scelte amministrative dei Comuni siano discutibili è noto, come è noto che i cittadini che subiscono tali scelte non sono certo sempre e solo vittime passive. E’ il caso della vicenda riguardante i paletti dissuasori di sosta installati dall’attuale amministrazione comunale di Capua che avrebbero dovuto servire a combattere la sosta selvaggia in alcune zone della città e creare così appositi percorsi per i cittadini ed i visitatori del centro storico, tutto ciò chiedendo un finanziamento poi ottenuto. Dal momento dell’installazione di questi “strumenti”, la cittadinanza subito si accorse che qualcosa non funzionava poiché gli stessi erano stati posizionati senza segnalazioni ed erano troppo bassi, ostacolando di fatto le manovre di parcheggio, creando diversi problemi a cose e persone e facendo aumentare i contenziosi con il Municipio. Il 18 Luglio 2014 pare che se ne siano accorti anche gli agenti del locale comando della Polizia Municipale che con la nota di protocollo n. 781 affermarono chiaramente: “….…i dissuasori così come sono stati collocati per le dimensioni e per il materiale di cui sono costituiti, sono pericolosi per pubblica e privata incolumità“. Ecco allora che un gruppo di cittadini non ci stà e fa scattare la denuncia (ecco i documenti):
Gli stessi cittadini che si chiedono come sia stato possibile che chi abbia stilato il progetto, abbia scelto dei paletti che non rispettano ( sia nella dimensione, sia nel posizionamento) quelli identificati nell’Art. 180( – Dissuasori di sosta art. 42 C.s.) che al punto 5 cita: “…Devono essere visibili e non devono, per forma od altre caratteristiche, creare pericolo ai pedoni e, in particolare, ai bambini.”), e ancora chi risarcirà i danni subiti alla storia della città con l’irreparabile danno perpetrato alle pietre storiche?