Ultim'ora

ALIFE – Raccolta e lavorazioni batterie usate, conferenza servizi GERI rinviata: ambientalisti assenti. I “sospetti”

ALIFE – La conferenza dei servizi per le autorizzazioni necessarie alla Geri per operare è stata rinviata. Una struttura che dovrà trattare batterie usate (24mila tonnellata all’anno) con tutti i pericoli connessi alla presenza di sostanze particolarmente pericolose.
E’ stata una precisa posizione dell’Asi a indurre la responsabile del procedimento a rinviare la seduta. Nell’attesa dovranno essere presentati ulteriori certificati. Colpisce, senza alcun dubbio, la totale assenza degli ambientalisti. Un’assenza evidenziata sia nella fase di preparazione sia nella conferenza stessa. Colpisce anche il parere favorevole espresso dalla macchina amministrativa alifana. Insomma tutto procede nella normalità (evviva Dio). Tutto è affidato alla valutazione degli organismi competenti. Così come dovrebbe essere per ogni procedura del genere. Capita invece, che ambientalisti, amministrazione comunale e diversi politici hanno usato e stanno ancora usando un parametro di valutazione totalmente diverso nel caso del progetto per il Biodigestore proposto da General.  In questo caso si sono fatte e si stanno facendo barricate. In questo caso non sembra esserci fiducia nelle istituzioni e alcuni (quelli unti dal signore) hanno già sentenziato che l’impianto è pericoloso e non va fatto. Insomma secondo alcuni ambientalisti e politici-amministratori della zona la frazione umida dei rifiuti è più pericolosa dei veleni che contengono le batterie.  La Geri ha il diritto (rispettando la legge) di realizzare il proprio impianto, mentre, secondo alcuni, la General (anche rispettando la legge e le norme) non può avere questo diritto. Come mai? Il sospetto è che la General, rispetto a Geri,  potrebbe apparire agli occhi di molti con una grossa “mucca” da mungere. Allora tutto questo baccano, tutti questi ostacoli, potrebbero essere solo uno strumento per alzare il “prezzo”. Certo, è una mera ipotesi. Ma “pensar male è peccato, ma quasi mai si sbaglia”.

Guarda anche

Capitale Italiana della Cultura 2027, tra le città candidate anche due di Terra di Lavoro

Caiazzo / Santa Maria Capua Vetere – Tra le 20 le città italiane candidate al …