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PRATA SANNITA / PRATELLA – Processo Riccio, la figlia lo scagiona: papà telefonava solo per sapere di noi

PRATA SANNITA / PRATELLA – Processo Riccio, la figlia lo scagiona: papà telefonava solo per sapere di noi. Questa, in sostanza la testimonianza della figlia dell’imputato. Parole che hanno alleggerito di molto la posizione di Giovambattista Riccio. Nell’immediatezza dei fatti, siamo nel 2010, a carico dell’uomo fu emesso, da parte del giudice, anche il divieto di avvicinamento alle parti offese. Un divieto poi successivamente rimosso. Giovambattista Riccio – 50 anni, di Pratella – difeso dagli avvocati Costantino Parisi e Vincenzo Cortellessa, è accusato di violazione dell’articolo 612 bis comma 1 e 2 del codice penale perché con condotte reiterate consistite nel seguire Placella Giuseppina e D’Addio Giovanni, nel telefonare anche di notte alla Placella, al D’Addio e a Riccio Susanna, insultandoli e minacciandoli, nell’ingiuriare Placella con epiteti quali “zoccola e puttana”, anche in presenza di terze persone, molestava Placella Giuseppina in modo da cagionarle un perdurante e grave stato di ansia e di paura e comunque in modo da ingenerare nella vittima un fondato timore per la incolumità propria e dei propri familiari; con l’aggravante di aver commesso il fatto ai danni del coniuge legalmente separato. Si tornerà in aula il prossimo aprile.

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