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CAMPOBASSO – Terremoto, 24 scosse in poche ore: è allarme in tutto il Matese. Ecco perchè

Campobasso – Terremoto, sono ventiquattro le scosse di terremoto registrare nella zona di Campobasso in poche ore. La prima all’alba di oggi, l’ultima pochi minuti fa. Poco prima delle ore venti la scossa più violenta che ha fatto registrare magnitudo 4.1 con epicentro Baranello. Un evento sismico avvertito anche nell’Alto Casertano e nel Matese. La rapidità con cui si stanno succedendo le scossa nell’area intorno a Campobasso, quasi tutte con epicentro Baranello, preoccupa i cittadini della zona.
Alberto Michelini, presidente del Centro nazionale terremoti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) ha spiegato che, il Matese (così come la catena appenninica in generale) sta subendo pian piano un allargamento verso il mare Adriatico : “una sorta di stiracchiamento del gigante montuoso” che potrebbe portare serie conseguenze per la popolazione e per il Sud Italia in generale.
Michelini aggiunge: “All’origine della sequenza sismica  c’è un movimento di estensione dell’Appennino, che progressivamente si ‘allarga’ tra il Tirreno e l’Adriatico. È la stessa dinamica del terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009, di quello avvenuto nel 2012 nel Pollino e di quello che nel 1997 ha colpito Umbria e Marche”.
Purtroppo non si può affermare con certezza se la faglia in questione sia la stessa che si è ripetutamente attivata nel corso di questi anni, resta però una certezza, che la faglia del Matese (paragonata oramai a quella di Sant’Andrea in California), sta destando serie preoccupazioni a causa della sua palese attività sismica, sempre più intensa e frequente.
Ad oggi la catena montuosa del Matese rappresenta la zona sismica più attiva, e di conseguenza più pericolosa, d’Italia. Proprio per questo bisogna puntare sulla prevenzione e verificare che pianificazione e costruzioni edilizie avvengano nella direzione delle indicazioni contenute nella Mappa della pericolosità sismica

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8 commenti

  1. Paragonare la faglia del Matese a quella della California vuol dire essere dei terroristi dell’informazione, siate più cauti e non inculcate paure non giustificate

  2. Gentilissimo Lorenzo: non è una nostra affermazione, bensì dell’esperto. Grazie

  3. Evidentemente “l’esperto” non sa manco cosa è la faglia di Sant’andrea in California…ma chi è questo esperto? abbiate la consapevolezza di scrivere il nome di chi afferma queste cose.

  4. “Dell’esperto”??? Allora pubblicate nome, cognome ed il titolo di questo esperto e, soprattutto, cercate un contraddittorio con altri “esperti”. Ripeto, chi ha la possbilità di scrivere su carta e su siti internet deve sempre passarsi una mano sulla coscienza prima di scrivere in certe situazioni….. è troppo facile creare paure e allarmismi non sempre giustificate. Grazie!

  5. Se legge bene l’articolo trova anche il nome dell’esperto e dove lavora. Buona giornata

  6. Effettivamente non ho specificato al meglio il concetto, mi riferivo esclusivamente a ciò che era stato messo tra parentesi (paragonare alla faglia di Sant’Andrea in California). Se poi voi confermate che anche quella dichiarazione è dell’esperto e non una vostra considerazione, allora dovrò tenermi la mia costernazione. Buona giornata anche a voi.

  7. Giacché il paragone tra le due faglie è parte del commento dell’esperto (che tra l’altro ha ottenuto il dottorato proprio in California), andrebbe solo inserirlo nella citazione tra le virgolette.
    Sarebbe interessante, comunque, avere il testo completo dell’intervista (lo dico da molisano).
    Saluti

  8. Vabbè, o il terremoto, o questi politici di m. locali e nazionali che cambia? Tanto questi sopravviverebbero anche al terremoto e dopo ne farebbero la gallina dalle uova d’oro. Vedi L’Aquila e vedi l’Irpinia. E dopo 40 anni saremo ancora nei prefabbricati, come nel Belice e nella stessa Irpinia. Però in compenso verrebbe Apicella e il nano con la bandana a suonare e cantare.