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PIEDIMONTE MATESE – Accusava dolori alle spalle, per i medici era bronchite: muore d’infarto. Scatta la denuncia

PIEDIMONTE MATESE – Muore d’0infarto dopo essere stato visitato al pronto soccorso dell’ospedale di Piedimonte Matese. I parenti non hanno dubbi e parlano subito di un caso di malasanità e puntano l’indice  sulle colpe dei medici della struttura matesina e denunciano tutto alla Procura della Repubblica.Le indagini che potrebbero nascere, serviranno, quindi, a fare piena chiarezza sulla vicenda.

La storia
Lo scorso diciannove aprile, un uomo di San Potito Sannitico, Raffaele Ciliberti, di 52 anni, viene accompagnato dal fratello presso il presidio ospedaliero della cittadina matesina, a causa di forti e continui dolori alle spalle.
La visita da parte dell’equipe medica, che non ritiene necessario  disporre il ricovero e suggerisce a Raffaele una terapia farmacologica, relativa ad una normale diagnosi da bronchite.
Tutto sembra rientrare nella norma e le basse temperature dei giorni scorsi sembrano, in effetti, avallare la diagnosi formulata al pronto soccorso.
Nulla di più che un male stagionale, causato dal freddo intenso che ha caratterizzato le scose settimane.
L’uomo, che vive assieme al fratello nelle campagne di San Potito Sannitico, assume quindi i farmaci prescrittigli, ma il dolore non va via.

La morte
Nella notte tra lunedì e martedì scorso, però, dopo un nuovo e  improvviso malore, Raffaele non dà più alcun segno di vita.
Arriva il 118, ma i medici del pronto intervento possono solo constatare la morte del 52enne.

La denuncia
Poco dopo il fratello si è recato presso la stazione dei carabinieri di Pidimonte Matese, per sporgere regolare denuncia in quanto convinto che la morte del fratello sia stata causata da una visita e da una diagnosi non accurate. Quel forte dolore alle spalle, in pratica, stando alla versione resa dal familiare ai militari, sarebbe già stato una chiara avvisaglia di una serie di complicazioni cardiache, sfociate in un infarto.

L’autopsia
Oggi stesso presso l’istituto di medicina legale di Caserta si svolgerà l’esame autoptico, che servirà per fare maggiore chiarezza sulle ragioni del decesso e accertare.
L’esame potrebbe già chiarire eventuali  responsabilità da addebitare ai sanitari che, la mattina del 19 aprile, hanno visitato la persona poi deceduta nella sua abitazione.
L’ospedale di Piedimonte Matese, tra l’altro, dispone da diversi anni di un reparto di eccellenza, l’unità di terapia intensiva coronarica (Utic), dove viene assicurato un servizio di prima linea proprio sul fronte delle emergenze.

Ospedale sovraccarico
L’episodio, seppur ancora tutto da chiarire, fa riemergere la difficile situazione in cui versano i servizi sanitari nell’area del Matese e dell’Alto Casertano. Per i residenti dei 35 comuni dell’area ammalarsi è un lusso.
Dopo la chiusura dell’ospedale di Teano resta attiva solo la struttura di Piedimonte Matese, un ospedale che dovrebbe garantire servizi e assistenza ad una vasta zona e che invece vive frequenti criticità dalle quali scaturiscono pesanti disservizi per l’utenza.
I residenti, per curarsi, sono costretti a continui pellegrinaggi verso le strutture del Molise, del Lazio oppure verso il capoluogo di Terra di Lavoro.

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