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TEANO – I Liberi e “I Re Magi …ovvero …. Il Presepe morente “

TEANO  (comunicato stampa) – Il parroco di un’anonima cittadina, per allestire un Presepe vivente , chiama tre suoi ex parrocchiani per interpretare i Re Magi e fornisce loro le indicazioni del percorso che dovranno affrontare per recarsi sul luogo dell’evento.  I tre , alquanto ansiosi e maldestri , indossando costumi raffazzonati alla meglio, si avviano e lungo il percorso vivono una serie di incontri che li pongono di fronte a realtà diverse e contraddittorie : due anziane che bivaccano davanti all’ufficio postale per ritirare la pensione ; giovani indaffarati, “ figli di Babbo Natale” direbbe Calvino, completamente assorbiti dalla smania dei regali ; bambini che vivono condizioni di disagio. Uno spaccato della nostra società che , coscientemente o meno, perde inesorabilmente il vero Senso del Natale inteso come Ri-nascita, come Palingenesi. I nostri Re Magi affrontano anche un’altra disavventura perché, lungo il percorso, si rendono conto che, per uno strano disegno del destino, loro stessi hanno perso alcune facoltà sensoriali come l’udito, la vista e l’uso della parola. Quando finalmente arriveranno sul luogo dell’evento, si renderanno conto che l’evento stesso si è già concluso e che la scena che avrebbero dovuto interpretare è stata tagliata dal regista. Resteranno soli davanti al Bambinello ,vorranno lo stesso offrirgli i loro doni, ma ancora una volta avranno una sgradita sorpresa perché l’oro, l’incenso e la mirra sono misteriosamente spariti dai cofanetti che li custodivano. Sarà una misteriosa voce ( quella del Bambinello ??? ) che scioglierà ogni dubbio : nel loro cammino, essi hanno saputo ascoltare , vedere e consolare il disagio sociale che ci circonda recuperando il vero senso del Natale , che è amore quotidiano, solidarietà e vicinanza. Il Presepe, morente nell’eccessivo consumismo, recupera il suo Valore autentico e sarà proprio questa Ri-nascita, da loro vissuta in maniera semplice ed inconsapevole, a far recuperare loro i sensi perduti. Il testo, scritto a più mani, all’interno del laboratorio di sceneggiatura del gruppo teatrale “ I Liberi “, coordinato dal Prof. Salvatore Vigliano si configura come una favola moderna , adatta a qualsiasi pubblico, si avvale di immagini toccanti e della lettura del brano “ perché non piangi figlio ? “ tratto da “ In nome della madre” di Erri De Luca che fanno da completamento alla recitazione. Interpreti : Giovanni Caparco, Sergio D’Angelo, Emanuele Pilotti, Silvana Gravina, Gloria Napoletano, Stefania Fascitiello, Salvatore Cangiano, Marco Loffredo, Russo Simone, Russo  Giuliano, Fulvia Vigliano, Delia Amendola, Chiara De Francesco, Armando De Pari, Simona De Francesco, Fabio De Gemmis, Simona Tessitore, Noemi La Ventura.
Regia di Salvatore Vigliano.

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