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SESSA AURUNCA – Lotta al racket dell’usura, convegno con forze dell’ordine e associazioni. Zoglio: fenomeno tangibile

SESSA AURUNCA – Il territorio aurunco deve essere liberato dal racket e dall’usura. I commercianti, gli imprenditori, gli artigiani e i semplici cittadini devono sapere di poter contare su una rete di associazioni e sulle forze dell’ordine per potersi liberare dalla eventuale morsa degli usurai. Con questo spirito si è svolta questo pomeriggio – anche alla presenza del vescovo di Sessa Aurunca, monsignor piazza – una prima riunione organizzata da Simmaco Perillo incollaborazione con l’associazione Antiracket dell’Alto Casertano, guidata da Costantino Zoglio.  Proprio Zoglio afferma con chiarezza: “il fenomeno sul territorio è notevole”
La lotta al fenomeno del racket e dell’usura prevede da un lato azioni e misure repressive nei confronti di coloro che gestiscono  le attività illegali e dall’altro il sostegno  delle istituzioni e delle leggi dello Stato alle vittime. Accanto alle istituzioni operano le associazioni del terzo settore che sono impegnati in progetti di accompagnamento a coloro che si ribellano.
Le ultime norme in materia, tra l’altro, hanno inasprito le pene per gli usurai, prevedendo anche il sequestro e la confisca dei beni.
Il racket , o ‘pizzo’, è una forma di estorsione criminale nei confronti di operatori economici e di chi detiene la proprietà di un’azienda (negozio, cantiere, fabbrica) che produce reddito. L’estorsore applica una strategia di minaccia e intimidazione per spaventare l’operatore economico (senza tuttavia annientarlo, per non perdere una fonte di reddito). L’estorsore si manifesta poi per offrire protezione in cambio di somme di denaro, appunto il ‘pizzo’.
L’usura è lo sfruttamento del bisogno di denaro di un altro individuo per procacciarsi un forte guadagno illecito. Nel rapporto usurario ci sono dunque la necessità di denaro e un’offerta che può apparire come un’immediata possibile soluzione per chi si trova in difficoltà. Viene così concesso un prestito a un tasso d’interesse superiore al cosiddetto ‘tasso soglia’, rilevato ogni tre mesi dal ministero dell’Economia e delle Finanze e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che si calcola aumentando del 50% il tasso effettivo globale medio (TEGM) relativo ai vari tipi di operazioni creditizie.
Lo Stato sostiene e incoraggia chi decide di opporsi al racket. il Parlamento ha adottato una serie di norme basate sul principio del risarcimento per tutti coloro che abbiano subito danni a causa di attività estorsive, per aver deciso di collaborare con le istituzioni per combattere il racket o di smettere di pagare il ‘pizzo’. Primo strumento per l’attuazione di tale principio, l’istituzione del Fondo di solidarietà per le vittime del racket (poi unificato con quello per le vittime dell’usura), grazie al quale chi ha subito, per essersi opposto agli estorsori, danni alla persona o alla propria impresa può ricevere, a titolo di risarcimento, un’elargizione che gli consenta di riprendere l’attività.
La materia è delegata al Commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura nominato, su proposta del ministro dell’Interno, con decreto del Presidente della Repubblica, previa delibera del Consiglio dei ministri tra persone di comprovata esperienza nell’attività di contrasto al fenomeno delle estorsioni e dell’usura e di solidarietà nei confronti delle vittime.

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