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Pietramelara – Violenza privata, assolta intera famiglia

pietramelara. Erano accusati di violenza privata per aver impedito ad alcuni confinanti di passare su una strada che divide alcuni terreni. Violenza privata era l’accusa che pendeva contro l’imprenditrice agricola Assunta Lombardo, suo figlio Cioffi Nicola e contro alre due donne – Concetta Boiano, Rosa e Maria Di Lillo – tutte imparentate con l’impreditrice.

A difenderle, davanti al giudice del tribunale di Carinola vi erano gli avvocati Ciro Balbo e Angelo Izzo.
L’accusa si basava sulla denuncia sostenuta da Elisa Busacco che nel 2005 dichiarava di aver subito la violenza privata quando gli fu impedito di accedere ad un fondo di suo proprietà, confinante con quello della  Lombardo.
Al termine di un processo che prende spunto diversi anni fa,  il giudice – la dottoressa – Sonia Ninna – ha deciso di assolvere Assunta Lombardo con formula piena, mentre ha assolto tutti gli altri imputati perchè il fatto non sussiste.
Il processo si chiude dopo un lungo iter e dopo la sfilata di diversi testimoni. Ieri, prima della sentenza letta in aula dallo stesso giudice, è stata scoltata la parte offesa che ha sostenuto l’accusa precisando che in precedenza aveva sempre utilizzata quella strada per accedere al proprio fondo. Una tesi alla quale, evidentemente, il giudice non ha creduto; infatti il giudice ha accolto le richieste degli avvocati difensori scagionando l’intera famiglia che in paese è molto conosciuta. 

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