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TEANO – Presepe vivente 2015, Cristiani e Musulmani lavorano insieme. Esempio di integrazione

TEANO – Il presepe vivente di Teano diventa esempio di integrazione fra religioni e culture diverse. Cristiani e Musulmani lavorano insieme per l’appuntamento del prossimo 26 dicembre. Siham Lachgar – marocchina, musulmana, dal 2004 a Teano – curerà la scenografia della manifestazione ideata dall’associazione Il Campanile, guidata dal presidente Valter Giarrusso. Siham Lachgar che da undici anni vive a Teano con la sua famiglia, non ha dubbi: “Credo che il confronto fra religioni diverse, in particolare fra Cristiani e Musulmani, è importante perché permette a entrambi di completarsi. La partecipazione al presepe non intacca la mia fede così come non intacca la fede dei cristiani. L’ignoranza – assicura Siham – è la causa delle paure e dei timori verso chi è diverso”.
Così, dopo il simbolo dell’unità d’Italia (storico incontro fra Garibaldi e Vittorio Emanuele), la città – culla del glorioso e opulento popolo sidicino – potrebbe diventare simbolo d’integrazione e civile convivenza.
Siham ha partecipato alla realizzazione del presepe vivente a Teano già da qualche anno contribuendo soprattutto nell’arredo e nei costumi orientali. Quest’anno il salto di qualità. Su di lei l’associazione il Campanile conta per la realizzazione della scenografia che dovrebbe concretizzare un punto di svolta per valorizzare la manifestazione. “Abbiamo cercato insieme – spiega Siham – di dare una nuova identità alla rappresentazione del presepe di Teano; tenteremo, spiega Siham, di riprodurre Gerusalemme all’epoca della nascita di Gesù e cercheremo di fare maggiormente luce sulla figura della Madonna ed in particolare sulla vita della ragazzina Maria. Cercheremo di renderemo questo presepe più vicino alla realtà del Medio Oriente, anche attraverso i sapori”.
Siamo una vera gande famiglia – spiega Valter Giarrusso – presidente de “Il Campanile” – perché ci sentiamo fratelli e viviamo tante emozioni insieme, anche quando non prepariamo manifestazioni”.
Ireno Postiglione – componente del direttivo dell’associazione “Il Campanile” è chiaro: “siamo aperti a tutti, cerchiamo di coinvolgere quante più persone possibili”.
Insomma, pensare di dividere la gente e i popoli in nome di una religione è una vera follia. Teano, al contrario, si erge a esempio di civiltà.
Siham, figlia di un avvocato Said Lachgar – famoso nel Sud del Marocco per le sue battaglie in favore dei diritti dei Berberi, ha raggiunto, a Casablanca, il diploma il diplomata in Belle Arti in arredamento architettonico d’interno. E’ la maggiore di quattro figli, di solo l’ultimo è ancora in Marocco. Siham è venuta in Italia per amore, nel 2004, sposando Vincenzo, teanese doc, che aveva conosciuto in Marocco per ragioni di lavoro. Dal loro matrimonio sono nate due figlie. Aiuta l’economia domestica in mille modi, spesso è assunta come cake designer. E’ nella croce rossa dal 2007 svolgendo il ruolo di segretaria, per circa due anni, del gruppo volontari di Teano. Attualmente è referente per Teano dell’Area2 (distribuzione aiuti alimentari e abbigliamento alle famiglie in difficoltà). Originaria di Agadir non ha sofferto al suo arrivo a Teano ed è riuscita a vincere la diffidenza di alcuni grazie al suo carattere solare e alla sua semplicità. “ Bisogna essere anche intelligenti nella vita e abbastanza curiosi per poter conoscere meglio le tradizioni che una società coltiva. Solo in tal modo si può avere una visione profonda della società in cui si vive e il senso delle tradizioni che caratterizzano la stessa”. Questa la ricetta perfetta, secondo Siham, per una civile e pacifica convivenza fra religioni e popoli diversi.

Guarda il video, ascolta le parole di Siham Lachgar

 

 

 

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