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VAIRANO PATENORA / SPARANISE – Lutto nel mondo della scuola, è morta la dirigente Belcufinè

VAIRANO PATENORA / SPARANISE – Istituto “Giuseppe Garibaldi” a lutto. Muore la Preside. Il commosso ricordo dei professori. All’età di 76 anni, dopo una malattia sofferta, Maria Antonietta Belcufinè, preside dell’Istituto paritario “Giuseppe Garibaldi” di Vairano Scalo è deceduta. Dopo una lunga esperienza come docente prima e dirigente scolastico poi, Belcufinè ha sempre dedicato la sua vita agli studenti. Nella giornata di ieri presso la chiesa Madre di Sparanise si sono svolti i funerali: una chiesa gremita di persone. C’erano proprio tutti: i suoi amati alunni, i componenti dell’associazione di volontari ospedalieri di cui era Presidente e l’immancabile team di professori dell’Istituto vairanese, insieme con Raffaele Iervolino. E proprio la “famiglia” scolastica di Vairano l’ha voluto ricordare così: “In una fredda notte di dicembre, in silenzio con dignità e compostezza, è volato in Cielo l’orgoglio dell’Istituto paritario “Giuseppe Garibaldi” di Vairano Scalo. Una nuova stella brilla in cielo e non è una qualunque, ma è una stella luminosa, sensibile e vellutata. La malattia, cara Preside, l’aveva castigata ad una vita difficile e sacrificata, ma non le aveva impedito di stare vicino ai suoi ragazzi. La scuola, gli studenti, noi professori eravamo la sua ragione di vita. di buon mattino con la sua macchina arrivava presso l’Istituto di Vairano che lei dirigeva con tanta passione e amore e lì trascorreva le sue giornate. Sorvegliava su tutto e su tutti perché tutto andasse per il meglio. le sue soste in sala professori, l’andare in aula, la sua sola presenza erano fonte di arricchimento: aveva sempre una parola d’amore, di fede, di conforto, e di sostegno per ognuno di noi. Quotidianamente ci incitava ad amare i nostri alunni come nostri figli, a fare della scuola la nostra casa. Proprio com’era per lei. La sua sensibilità, la sua dolcezza, la sua simpatia la sua cordialità e la sua educazione sono stati segni indelebili di una persona speciale. Può sembrare che ha perso, ma oggi ha vinto. E sa perché? Perché la sua vita, la sua scuola è qui per renderle omaggio, per dirle che aveva ragione, che la scuola è un luogo prima che di cultura di affetto umano ed esistenziale. Ci mancherà tanto, sarà difficile abituarsi alla sua assenza. La sua Presidenza sarà incolmabile. Oggi il nostro augurio è quello di saper dare e amare i nostri alunni così come ha fatto lei fino all’ultimo giorno. Possano i suoi insegnamenti essere i nostri compagni di vita e possa la sua esperienza scolastica, l’esperienza di tutti noi. A lei rendiamo l’ultimo saluto, a lei rivolgiamo il nostro affetto, a lei, noi professori, insieme con gli alunni e gli operatori scolastici mandiamo un bacio. Con un abbraccio la stringiamo e le diciamo grazie: grazie per tutto quello che ha fatto per noi e ci guidi perché anche noi possiamo diventare così come lei un esempio per i nostri ragazzi”.

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