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Crescenzo Di Tommaso, sindaco di Sant’Angelo D’Alife |
sant’angelo d’alife. Consiglio comunale vergognoso. Seduta sciolta. L’assessore Franco D’Aniello offende il consigliere di minoranza Domenico Iannarelli che si alza e abbandona l’assise. Lo segue l’intero gruppo di opposizione.
Il sindaco Crescenzo Di Tommaso cerca di portare avanti il civico consesso fino all’approvazione dei punti all’ordine del giorno. Tentativo fallito. Colpo a sorpresa. Anche l’assessore Vincenzo De Caprio – in maniera intelligente – va via. Il segretario comunale, preso atto della mancanza del numero legale, dichiara sciolta la seduta. La maggioranza è in crisi. Una crisi di identità, di gestione, di valori e di educazione. “C’era una volta” diventa, in questo scenario di desolazione assoluta, l’inizio non di una fiaba a lieto fine, ma di una commedia dell’assurdo dove il confronto e il rispetto annegano nell’oblio. Avere i numeri non serve se non si è capaci di lavorare per il bene del paese. “Mi riservo di perseguire legalmente l’assessore D’Aniello per le gravi offese e calunnie che mi ha lanciato durante il consiglio comunale – afferma rammaricato Iannarelli -. S Angelo non merita e non può avere questo tipo di personaggi seduti in consiglio a rappresentare la nostra comunità. Non sono in grado di confrontarsi sul piano politico amministrativo e sanno solo denigrare in modo continuo durante ogni assemblea pubblica”. “Piena solidarietà a Iannarelli” – dichiara il consigliere Giovanni Mastroianni -. Sulla stessa linea anche l’ex sindaco Salvatore Bucci e il consigliere Luciana Martone. E dire che tutto era iniziato in maniera civile con l’approvazione all’unanimità di voti del piano di assestamento forestale 2011-2020.
Francesco Mantovani