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NAPOLI – KUWAIT PETROLEUM ITALIA, TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI: SEQUESTRATI 239 MILIONI DI EURO. I NOMI DI TUTTI GLI INDAGATI

NAPOLI – Nella mattinata odierna, il personale dell’Agenzia delle Dogane di Napoli e della Capitaneria di Porto di Napoli ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per equivalente emesso dal GIP presso Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti della società Kuwait Petrolium Italia spa, avente ad oggetto la somma di 239.723.305,00 euro.
Il sequestro preventivo è stato emesso per equivalente: la società Kuwait Petrolium Italia spa, incolpata (a seguito dell’accertamenti in materia ambientale) di delitti correlati al traffico illecito di rifiuti, è stata di conseguenza ritenuta responsabile dal punto di vista amministrativo – in forza del D.lgs. n° 231/01- delle condotte penalmente rilevanti contestate a soggetti che ricoprono nella stessa società ruoli decisionali apicali: il legale rappresentante della KUWAIT PETROLEUM ITAUA S.p.a., il “terminal manager” del deposito fiscale di Napoli, i gestori dell’impianto IPPC Kupit di Napoli e i responsabili delle operazioni e terminale marittimo deposito fiscale di Napoli, il consigliere d’amministrazione , nonché il Direttore delle risorse umane, acquisti e appalti della Kuwait Petroleum Italia S.p.a. di Roma, il coordinatore della movimentazione del deposito fiscale Kupit di Napoli, e I’ ingegnere responsabile Prevenzione e Protezione dei depositi di Napoli della Kuwait Petroleum, Italia S.p.a-.  A tali indagati è contestato di aver svolto, in maniera organizzata e continuativa, dal mese di dicembre 2010, lo stoccaggio di ingenti volumi di rifiuti pericolosi – acque oleose per un quantitativo pari a 42.011 mc- all’interno dei serbatoi installati nel deposito fiscale Kuwait di Napoli, nonché lo smaltimento illecito attraverso lo sversamento nell’impianto di depurazione WWT del deposito fiscale di Napoli, al fine di non sostenere le spese per il corretto smaltimento. l vantaggio economico conseguito dalla società Kuwait Petrolium Italia SPA, attraverso le condotte poste in essere dai responsabili del deposito di Napoli in accordo con i vertici della società, è stato determinato nella somma sopraindicata, che, in quanto costituente evidente profitto dei reati contestati, è stata sottoposta a sequestro per equivalente. Le indagini, come risulta dal provvedimento del GIP, si sono fondate su un complesso di attività, che hanno il 7 novembre 2013 già determinato il sequestro delle attrezzature aziendali destinate alla consumazione dei reati in contestazione: Si tratta. delle consulenze tecniche della Procura della Repubblica e del custode giudiziario nominato dal Giudice in sede di sequestro preventivo dei serbatoi e delle aree, della corposa documentazione acquisita, delle numerose intercettazioni telefoniche, nonché delle mail estrapolate dai computer sequestrati nell’ambito delle investigazioni. In particolare, le intercettazioni telefoniche e le mail hanno consentito di risalire all’esistenza di un accordo tra i responsabili del deposito di Napoli e i vertici della società Kuwait spa, nonché di riscontrare come l’illecito smaltimento dei rifiuti sia stato oggetto di una scelta consapevole della società, effettuata allo scopo di non affrontare gli oneri economici derivanti dall’osservanza della normativa in materia, introitando, in tal modo, le somme che avrebbero dovuto essere impiegate e che costituiscono l’illecito profitto sottoposto a sequestro.

GLI INDAGATI SONO:

  1. GILOTTI ALESSANDRO, nato il 16/03/1955, legale rappresentante della KUWAIT PETROLEUM ITALIA p.a.;
  2. GRILLO ROBERTO, nato il 03/09/1967, procuratore della KUWAIT PETROLEUM ITALIA p.a., nonché “terminal manager” del deposito fiscale di Napoli dall’11/09/2012;
  3. CERRETO LUIGI nato il 04/01/1955, procuratore della KUWAIT PETROLEUM ITALIA p.a., nonché “terminal manager” del deposito fiscale di Napoli sino al 10/09/2012
  4. CAPPUCC IO MARCO, nato il 07/11/1975, procuratore, responsabile delle operazioni e terminale marittimo della KUWAIT PETROLEUM ITALIA p.a., gestore dell’impianto IPPC Kupit di Napoli sino al 10/09/2012;
  5. PALMESE PASQUALE, nato il 09/07/1978, procuratore, responsabile delle operazioni e terminale marittimo dal marzo 2013 della KUWAIT PETROLEUM ITALIA p.a., deposito fiscale di Napoli, nonché gestore dell’impianto IPPC Kupit di Napoli, dall’11/09/2012
  6. ZACCARO Roberto, nato il 16/06/1953, 24 consigliere d’amministrazione, nonché Direttore delle risorse umane, acquisti e appalti della Kuwait Petroleum Italia S.p.a. di Roma, nonché “gestore dell’emergenza” determinatasi presso il deposito Kuwait di Napoli dopo il 7/11/13
  7. CORTESE GIUSEPPE nato il 8.1963, coordinatore della movimentazione del deposito fiscale Kuwait di Napoli;
  8. NASTI MARIA ROSARIA, nata il 10/07/1960, ingegnere responsabile Prevenzione e Protezione dei depositi di Napoli della Kuwait Petroleum, Italia S.a.

 

 

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