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VAIRANO PATENORA – Depuratori, il tecnico comunale rischia il processo (il video dello scandalo)

VAIRANO PATENORA – Gestione “allegra” dei depuratori, sono due le persone che rischiano il processo per i fatti contestati nel municipio di Vairano Patenora: il tecnico comunale Ernesto Natale e il titolare dell’impresa che gestiva gli impianti, Ciro Colangelo, titolare della società Impianti Tecnologici srl. Secondo l’accusa formulata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, attraverso il pubblico ministero Guarriello. L’udienza preliminare, presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è stata rinviata per motivi tecnici. Si tornerà in aula fra qualche mese, quando il giudice dovrà decidere se rinviare a giudizio i due indagati oppure archiviare il caso

Le accuse contro NATALE:
Gestiva uno scarico di acque reflue-fognarie-presso l’impianto di depurazione di località Calcarola senza autorizzazione allo scarico dal quale reflui con parametri superiori a quelli di legge per l’escherichia coli, e effettuava uno scarico di acque reflue fognarie e industriali senza aver proceduto agli adempimenti necessari per ottenerla non trattava né depuravano le acque dei reflui fognari che venivano scaricati senza nemmeno un tentativo di depurazione, e cosi danneggiava un bene pubblico , ovvero il corso di acque superficiali recettore mediante l’Illecito sversamento, perché non autorizzato, e in luogo pubblico gettavano cose idonee ad imbrattare o molestare persone in particolare mediante lo sversamento Inquinante descritto, provocava emissioni maleodoranti idonee a cagionare tale effetto

Le accuse contro Colangelo:
Agendo —quale legale rappresentate della società Impianti Tecnologici srl avente in gestione il depuratore dì Vairano Patenora località Marzanello effettuava attività illecita di gestione rifiuti provenienti dal funzionamento del depuratore (fanghi di depurazione) per i quali non vi alcun documento di gestione; effettuavano uno scarico illecito di acque industriali in quanto le acque non venivano correttamente depurate con superamento dei parametri di legge previsti per “solidi sospesi totali, BO05 ed escherichia coli”. Inoltre effettuava una frode nel servizio di gestione del depuratore comunale in quanto non adeguava e manteneva l’impianto nella corretta funzionalità e manutenzione, contravvenendo agli obblighi del contratto in quanto il refluo in uscita non veniva correttamente depurato ed i rifiuti venivano gestiti in maniera illecita

IL VIDEO (15 gennaio 2015)

 

 

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un commento

  1. Qui ci vuole solo la galera per questa gente, amministratori e funzionari, una vera e propria associazione … e mi fermo qua altrimenti la redazione censura e, francamente, di censure ne abbiamo piene le tasche.
    Cacciamo una volta per tutte i mercanti dal tempio e cerchiamo di rendere la casa comunale una casa di vetro dove si agisca con onestà, trasparenza, legalità e, soprattutto, nell’interesse della collettività amministrata e non per tutelare gli sporchi affari delle solite lobbies.