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Vairano Patenora / Teano / Calvi Risorta – Aiello, Laurenza, Fairana e Mandara al Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa

Vairano Patenora / Teano / Calvi Risorta (di Nicolina Moretta) – La settimana scorsa si è tenuto a Firenze il Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa. Questo convegno si dice ecclesiale perchè riguarda proprio la comunità dei fedeli della Chiesa cattolica. Sono approdati a Firenze i rappresentanti delle svariate Diocesi italiane. Come rappresentanti della Diocesi Teano Calvi Risorta vi sono stati: Monsignor Arturo Aiello, Vescovo della Diocesi Teano- Calvi; la maestra Rosanna Laurenza, Presidente dell’A:C. diocesana; il diacono Raffaele Farina, prossimo sacerdote della nostra diocesi; don Vitaliano Mandara parroco di Pugliano di Teano e  suor Paola Guerra, suora francescana di Calvi Risorta.
E’ alla presidente dell’A.C. che chiediamo qual è stato lo spirito che ha animatro il Convegno?
“Al convegno si è respirata  aria di rinnovamento, di  apertura, di fraternità.  Le mie aspettative erano alte, ma temevo che potesse ridursi a un estenuante susseguirsi di lunghe e complicate relazioni frontali. Invece l’organizzazione è stata splendida; pochi flash sui quali riflettere in una modalità tutta nuova, leggera, interessante. Tavole rotonde con al massimo 12 “ospiti”. Al mio tavolo, ad esempio, c’erano: un vescovo, due sacerdoti, una suora e sei laici; tutti di età diversa e provenienti da varie diocesi da nord a sud. Le riflessioni di tutti i tavoli di lavoro hanno generato il documento del convegno. E’ stato un percorso a ritroso, rispetto al solito. Vi sono stati cinque verbi che sono stati i cinque temi guida del Convegno.  Il nuovo umanesimo di cui si è parlato al Convegno di Firenze si articola attorno ad alcune aree tematiche, dalle quali sono scaturiti 5 verbi: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare.  Lo stile ecclesiale è quello proposto e testimoniato da Papa Francesco con la sua “Chiesa in uscita”. Anche nel suo emozionante intervento ha ribadito che sono le “periferie esistenziali” la priorità della comunità cristiana, ovvero  gli ambienti della vita quotidiana: la famiglia, l’educazione, la scuola, il creato, la città, il lavoro, i poveri e gli emarginati”.
Quali sono state le sue emozioni, nate dall’incontro ravvicinato con papa Francesco?
“Beh, l’incontro ravvicinato con Papa Francesco è stato il mio personale valore aggiunto al convegno. In effetti eravamo già al nostro secondo appuntamento, perché io e la mia bimba lo avevamo già incontrato, lo scorso anno, al convegno delle presidenze di AC a Roma. Già in quell’occasione Eleonora  ebbe  una carezza dal Santo Padre. Egli si avvicina sempre a tutti i bimbi al suo passaggio e a nessuno nega una carezza.  Anche questa volta Papa Francesco si è avvicinato chiedendole un bacino, lei gliel’ha dato e lui l’ha ricambiato. Questo gesto è per la nostra famiglia una speciale benedizione che, però,  condividiamo con tutti i bimbi della nostra comunità. La speciale aura di Papa Francesco, dovuta alle tante qualità straordinarie che tutti gli riconosciamo, fa sì che tutto diventi quasi magico; tutto assume un senso profondo, oserei dire divino.”

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