ALVIGNANO – Gestione delle acque, la Procura chiede il rinvio a giudizio del sindaco Angelo Di Costanzo. E’ stato chiesto il rinvio a giudizio per la fascia tircolore (attuale presidente della Provincia di Caserta) per altri 7 indagati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere nell’inchiesta sulla gestione delle acque ad Alvignano, dove Di Costanzo è Sindaco. L’udienza di questa mattina è stata rinviata ad Aprile per difetto di notifica. Di Costanzo era presentato al Tribunale con i suoi difensori. Al centro dell’indagine della Procura la mancata realizzazione di un depuratore a Marciano Freddo. Indagati anche Pio Barbiero, tecnico comunale, Raffaele Marra, Giuseppe Offreda e Massimo Facchini. Coinvolti, con l’accusa di peculato per non aver versato 60mila euro di canoni raccolti ad Alvignano, anche l’ex Presidente del Consorzio Idrico Terra di Lavoro Pasquale Di Biasio, l’ex direttore generale Luigi Ferrara e l’attuale direttore Giuseppe Farbo.
La replica di Di Costanzo:
Il procedimento penale di cui all’intestazione, RGNR 20908/2010 mod.21 presso la procura di Santa Maria Capua Vetere nasce da un’indagine dell’ottobre del 2010 svolta dall’Arpac su tutto il territorio casertano, al fine di verificare il corretto funzionamento dei depuratori comunali e di eventuali illiceità nello scarico di acque reflue industriali. Da tale indagine nascevano, erroneamente, due procedimenti penali, aventi lo stesso soggetto indagato, ing. Angelo Di Costanzo, lo stesso oggetto e la stessa contestazione, illecito sversamento di acque reflue industriali in località Marciano Freddo, lo stesso arco temporale, dall’ottobre 2010 in poi, ma due diversi pubblici ministeri procedenti.