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Antonio Artzeni e Albino Tammaro, i due operai morti sul cantiere di Piedimonte Matese

CASORIA / GIOIA SANNITICA – Operai morti sul “sacro” cantiere, conclusa l’autopsia. Presto torneranno in paese

CASORIA / GIOIA SANNITICA – Operai morti sul “sacro” cantiere, si è conclusa da poco l’autopsia (in realtà un esame esterno) sui corpi delle due vittime. Albino Tammaro e Antonio Artzeni nelle prossime ore ritorneranno alle loro famiglie, nei loro paesi. Antonio e Albino sono due eroi moderni, come fra tanti che ogni giorno, purtroppo, muoiono lavorando, per assicurare la sopravvivenza della propria famiglia, sfidando innumerevoli difficoltà, traditi, spesso, proprio da coloro che avrebbero dovuto proteggerli, tutto in nome del dio denaro.
Intanto lo scandalo si allarga tanto che 7 cantieri su 7 sono bloccati. Il Vescovo Valentino Di Cerbo sapeva tutto. Anche i tecnici erano a conoscenza. L’ufficio tecnico comunale aveva avvisato (almeno verbalmente) i tecnici che i lavori di quattro cantieri (sui sette in paese) dovevano essere fermati. Poi, il responsabile dell’area tecnica del comune di Piedimonte Matese, avrebbe inviato la comunicazione ufficiale, tramite posta, a tutti i destinatari (fra cui lo stesso vescovo, i tecnici e i responsabili delle imprese). Alcuni, fra cui il vescovo Di Cerbo, avrebbe materialmente ricevuto la raccomandata postale; altri invece, avrebbero trovato l’avviso nella buca delle lettere.
Cristina Volpe, Linda Petrella, Livio Di Buccio e Gaetano D’Alessio. Sarebbero loro i tecnici, responsabili, a vario titolo, del cantiere e quindi della sicurezza. Una sicurezza che probabilmente non è stata rispettata tanto che un colpo di vento, poco più forte del normale, ha scaraventato giù l’impalcatura sulla quale stavano lavorando i due sfortunati operai. A loro, in sostanza, la diocesi si è rivolta per la progettazione, la direzione dei lavori, la gestione della sicurezza sui cantieri e per ogni altra incombenza tecnica. La tecnica sembra essere stata quello dell’interscambio dei ruoli.
Se tutto questo troverà concreto riscontro nelle indagini che il procuratore Carlo Fucci – dellaProcura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere – sta svolgendo dopo la morte dei due operai, schiacciati ieri dal ponteggio sul quale lavoravano, allora emergeranno gravi responsabilità.

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un commento

  1. Mi auguro che dopo questa terribile tragedia le chiese rimangano ancora piu vuote e spero che, i preti delle chiese che celebreranno i riti funebri di questi due poveri cristi, non abbiano la faccia tosta di percepire oboli anche se arrivassero in forma volontaria. Magari per farli spendere poi agli prelati vaticani in super attici e fimetti porno (leggi le cronache). E inoltre spero che finisca anche questa dazione del’5×1000, di cui nemmeno un cent. va ai bisognosi, ma tutti nelle saccocce di questo parassitismo deviato in gonnella.