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PIEDIMONTE MATESE / ALIFE – Operai schiacciati, Bosco esprime solidarietà al vescovo: la “facciatosta” della politica

PIEDIMONTE MATESE / ALIFE – Spesso, sempre più spesso, i politici non sono più capaci di sfruttare le occasioni per tacere e quindi per fare bella figura. Perdono, sempre più spesso, di vista le cose concrete preferendo le “luci della ribalta” alla realtà. Così, capita, che Luigi Bosco – neo consigliere regionale, definito da più parti il pendolare della politica per i suoi continui spostamenti in ogni dove – ha incontrato, oggi, il vescovo Valentino Di Cerbo al quale ha espresso solidarietà per i due operai morti sul cantiere di Piedimonte Matese. E le famiglie delle vittime? Non era forse più importante recarsi dai parenti dei due morti?
Per il momento Bosco si è l imitato a dichiarare, verso le famiglie delle vittime: “…a disposizione, per qualsiasi cosa”. La gente appare indignata, soprattutto – ripetono in tanti – non va dimenticato che quel cantiere era sospeso, quindi i due operai non dovevano essere a lavoro.
Probabilmente – considerato il fatto che tutti sapevano, iniziando dal Vescovo (i cui occhi ora, come dice Bosco, manifestano tristezza) e finendo ai tecnici responsabili del cantiere – più che vicinanza e solidarietà, sarebbe stato opportuno invitare, tutti, a riflettere sulle vere ragioni che hanno spinto le due vittime a lavorare su un cantiere sospeso, ils abato pomeriggio. Quale cosa urgente bisognava fare?
Ma c’è di più. La cosa più “sorprendente” – se fossero confermate alcune voci che circolano in paese – è che Bosco sarebbe stato accompagnato dal Vescovo da uno dei tecnici finiti sotto accusa dopo la morte dei due operai.

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un commento

  1. Non temete gente saranno rinviati tutti a giudizio!