castel campagnano. Si procurava indebitamente immagini riguardanti la vita privata di una ragazza. Un 54enne finisce alla sbarra. Il fatto risale al 2009 e accadde a Castel Campagnano. L’uomo era stato sottoposto anche alla misura coercitiva degli arresti domiciliari.
Secondo l’accusa, mossa dalla Procura della Repubblica sammaritana, Giuseppe Marotta, con più atti esecutivi di un medesimo disegno criminoso, mediante l’uso di una web – cam artatamente inserita nel televisore posto nella camera da letto della figlia della convivente, Argentina, si procurava indebitamente immagini attinenti alla vita privata della ragazza, svolgentesi nell’abitazione della stessa. Il fatto si consumava con abuso di coabitazione. Il Pubblico Ministero sostiene che a carico dell’imputato sussistono gravi indizi di colpevolezza costituiti dalla denuncia della parte lesa e dal sequestro del televisore e della web – cam, con relativo alimentatore, in esso contenuta. L’accusa aveva preso atto che per tale reato fosse consentita l’emissione della misura cautelare e che sussistevano le esigenze cautelari in relazione a situazioni di concreto pericolo per l’acquisizione della prova testimoniale essendoci la possibilità che l’indagato reiterasse condotte criminose dello stesso tipo. A fronte di tali esigenze, l’unica misura adatta ed efficace è rappresentata dal divieto di dimora in provincia di Caserta. Venerdì mattina si sarebbe dovuta svolgere una nuova udienza del procedimento penale a carico di Marotta. Il Got ha rinviato la discussione in aula, per il prosieguo dell’istruttoria dibattimentale, al prossimo mese di maggio. Francesco Mantovani