TEANO – Parcheggi per i dipendenti dell’Asl, favoriti quello del distretto. Tutto merito della Ullucci. Scoppia la protesta

TEANO – L’imminente arrivo delle strisce blu in città, mette in grave diffficoltà i dipendenti della sanità che non hanno spazi adeguati per fermare le proprie vetture durante i turni all’ospedale e al distretto sanitario.
“Modalità di utilizzo del parcheggio annesso all’Auditorium Diocesano. Facendo seguito alle note già intercorse, in relazione all’oggetto, si comunica che da Mercoledì 11-04.2012 sarà in funzione il parcheggio annesso all’Auditorium Diocesano, con le modalità già concordate: apertura: da lunedì al venerdì ore 07,30; ►chiusura: lunedì, mercoledì, venerdì ore 15,00. Nelle giornate del Martedì e giovedì, potrà chiudere alle ore 18,00.
La capienza di tale arca parcheggio è limitata a 40/50 «auto, pertanto coloro che non riuscissero ad accedervi, potranno usufruire dell’area parcheggio in viale S. Antonio, retrostante la scuola media, anch’essa gratuita.
Sì raccomanda l’utilizzo delle aree parcheggio suggerite e messe a disposizione, perche quanto prima sarà riproposto la facoltà di parcheggiare su un solo lato di via Roma (Rampe Vescovado), c comunque nel centro storico sarà reintrodotto il pagamento della sosta”. Questa la nota dell’Asl che ha fatto infuriare i dipendenti, in particolar modo quelli dell’ospedale di comunità e dello Psaut che – operando su tre turni giornalieri – praticamente resteranno per gran parte esclusi dalla possibilitò di parcheggiare in un’area custodita e senza costi. Più fortunati, invece i dipendenti del distretto sanitario per i quali l’apertura e la chiusra del parcheggio dell’auditorium sembra calzare a pennello.
I “soliti maligni”, in paese, assicurano che tutto è scaturito dall’ottimo rapporto esistente fra Rita Ullucci e i preti teanesi, considerato che la Ulucci, da poco direttrice del distretto sanitario, è anche direttrice artistica dell’auditorium. Insomma, se i preti hanno messo a disposizione il parcheggio dell’auditorium, perchè non farlo a tempo pieno per tutti i dipendenti dell’Asl e per i parenti dei malati?  Perchè fare un programma calzante a pennello per i “fortunati” del distretto?  Le buone amicizie sembrano essere ancora le chiavi per poter aprire una serie infinite di portoni