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RIARDO – Strutture fantasma, il Catasto “incastra” Ferrarelle

RIARDO – Con una fotocamere collocato su un elicottero il Catasto ha smascherato, in poco tempo, una serie di immobili “fantasma”, cioè mai accatastati e quindi mai assoggettati alle rendite previste. Fra i tanti nomi che a Riardo sono finiti nell’elenco (da diversi  giorni affisso all’albo pretorio del comune) figura anche la Ferrarrelle. Per due volte, quindi per due strututre distinte, il colosso dell’acqua minerale,  è iscritta nell’avviso di deposito di atti nella casa comunale che rappresenta un’attribuzione di rendita catastale presunta ai fabbricati non dichiarati in catasto e la liquidazione di oneri e irrogazione sanzioni, in base all’articolo 5 bis della legge 10 del 26 febbraio 2011. Dal 2007 al 31 dicembre 2011 sono stati individuate dall’agenzia della Territorio 1.081.698 unità immobiliari urbane mai dichiarate. Sono i cosiddetti «immobili fantasma».  L’Agenzia ha presentato il consuntivo, al 31 dicembre 2011, dell’attività di regolarizzazione dei fabbricati mai dichiarati al catasto. Sono state individuate diverse tipologie di immobili: dalle abitazioni, ai magazzini alle autorimesse. A questi fabbricati mai dichiarati l’Agenzia ha attribuito una rendita (definitiva o presunta) pari a 817,39 milioni di euro. Secondo il Dipartimento delle Finanze l’individuazione di questi immobili determina un maggiore gettito quantificabile, ai fini Imu, in circa 356 milioni di euro; ai fini dell’imposta sui redditi (Irpef e cosiddetta «cedolare secca») in circa 110 milioni di euro e ai fini dell’imposta di registro sui canoni di locazione pari a circa 6 milioni.

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