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TEANO – Uffici comunali, Di Benedetto: come quelli del comune di Roma

TEANO – E’ bastato che nel consiglio comunale di venerdì 16 ottobre 2015 il sindaco di Teano Nicola Di Benedetto, invitasse a leggere l’articolo di Lirio Abbate apparso sul numero 42 de “l’Espresso”, perché questo andasse letteralmente a ruba nelle edicole di Teano. L’occasione è stata l’interpellanza n.5339 presentata dai consiglieri di minoranza, riletta in aula dalla consigliera Rosaria Pentella perché l’annunciato relatore e suo capo Valerio Toscano è risultato assente.
L’interpellanza trattava gli incarichi che gli uffici comunali avrebbero affidato ad alcune ditte ritenute vicine all’amministrazione comunale, perché avrebbero contribuito alla vittoria della lista “Un’opportunità per Teano”. Nicola Di Benedetto durante il suo discorso in risposta all’interpellanza, ha in un primo momento sottolineato ancora una volta che non è l’amministrazione comunale che decide chi deve intervenire nei vari lavori pubblici ma bensì gli uffici amministrativi, e poi ha evidenziato con numeri alla mano, che in realtà le ditte “incriminate” non risultano affatto agevolate visto le somme degli importi delle fatture presentate. A risuonare nell’aula sede del consiglio comunale, tra la meraviglia dei presenti, sono stati i 5900,00 euro riscossi da una ditta “incriminata” rispetto ai 31000,00 euro di una ditta non incriminata. Oltre poi a elencare degli incarichi a favore di ditte, che si rinnovano dalle passate amministrazioni, come quello della gestione del depuratore e di alcuni servizi sociali.
A questo punto, tra lo scalpore dei presenti, il sindaco ha anche elencato alcuni atti deliberati dalla giunta che mirano a una maggiore equità negli incarichi tra le ditte di fiducia del comune e una maggiore trasparenza, annunciando anche una ulteriore novità che verrà messa in campo tra qualche settimana. E’ a questo punto che è saltato fuori l’articolo de “l’espresso”, mentre la consigliera di opposizione Rosaria Pentella polemizzava, il sindaco ha voluto terminare il dibattito dicendo “vi invito a leggere l’articolo che uscirà a breve su “l’Espresso” riguardo le dimissioni del sindaco di Roma Ignazio Marino”.
Lirio Abbate inizia dicendo:”Ignazio Marino lascia il Campidoglio, ma i gladiatori dell’intrallazzo restano ai loro posti, pronti a banchettare ancora. Gladiatori non come figuranti pacchiani che assillano i turisti davanti al Colosseo, ma come quegli insidiosi sabotatori stay behind che restavano in silenzio dietro le linee pronti a colpire al momento migliore. Il sindaco ha firmato le dimissioni, messo ko dalla facinoleria nel giustificare un pugno di cene di rappresentanza e dallo schianto definitivo del rapporto con il Pd renziano. Loro invece festeggiano, ancorati alle loro scrivanie negli uffici capitolini, e sognano altre mangiatoie.”
Ecco che allora saltano improvvisamente alla mente le resistenze, più volte lamentate da alcuni amministratori, che starebbero mettendo in atto alcuni dirigenti e impiegati comunali per far fallire l’amministrazione in carica. Progetti che non vengono presentati in tempo e progetti bocciati per “dimenticanze”. Alludeva forse a questo il Sindaco Nicola Di Benedetto, oppure voleva evidenziare qualcosa di più grave, come ad esempio la complicità tra dipendenti e il vecchio potere politico che mirerebbe al fallimento dell’attuale amministrazione, per poter ritornare nuovamente di moda a Teano? Se così fosse, troverebbero risposta anche i vari inviti e implorazioni alle dimissioni provenienti da strateghi in decadenza vicini alla vecchia politica, del sindaco che più di ogni altro sta rendendo trasparente il municipio di Teano. (Radiorebelde)

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