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PIEIDMONTE MATESE / PRATELLA – Processo Cacciola, tutto rinviato al prossimo gennaio

PIEDIMONTE MATESE / PRATELLA – Affidamento della gestione dei bar negli ospedali, ancora un rinvio nel processo a carico di diversi indagati, fra cui Romualdo Cacciola, sindaco di Pratella. I fatti contestati non riguardano la sfera politrico-amministrativa di Cacciola, bensì la sua attività di responsabile Cral. Per un difetto di notifica il giudice non ha potuto procedere rinviando la disucssione al prossimo gennaio.  Il pubblico ministero ha chiesto, durante la propria arringa, il processo per tutti gli indagati. Nella prossima udienza saranno ascoltate le difese degli indagati, poi il giudice deciderà se rinviare a giudizio oppure no le persone coinvolte nei fatti.
L’indagine, che nell’ottobre scorso portò all’arresto di Antonio Petruolo e dei figli Giuseppe e Salvatore, tutti di Marcianise (e considerati vicini al clan Belforte), vede indagati a piede liberi altre dieci persone: Maria Argenziano, 53 anni di Capodrise; Vincenzo Appollonio, 57 anni di Campobasso; Francesco Alfonso Bottino, 72 anni di Caserta, ex direttore generale Asl e Ospedale; Romualdo Cacciola, 60 anni di Pratella; Antonio Della Valle, 58 anni di Maddaloni; Giuseppe Floriano, 56 anni di San Felice a Cancello; Alessandro Glorioso, 39 anni di Marcianise; Lorenzo Rivetti, 62 anni di Maddaloni; Vincenzo Senneca, 59 anni di Maddaloni; Gerardo Sorrentino, 44 anni di Piedimonte Matese. L’indagine ha permesso di acclarare come i locali ristoro degli ospedali di Marcianise, Maddaloni e Piedimonte siano stati gestiti per anni da privati che non avevano alcun titolo per occupare gli immobili. Nello specifico è risultato che il Cral ha affidato il servizio i locali ai privati in assenza di alcun contratto con l’ente ospedaliero che, peraltro, per l’affidamento ai privati avrebbe dovuto espletare una gara pubblica. La situazione di totale illegittimità è perdurata per svariati anni per l’assenza di controlli da parte dei vertici delle aziende ospedaliere sui contratti di locazione tra Asl e Cral, sull’effettiva gestione dei locali da parte del Cral, sul regolare versamento dei canoni di locazione all’Asl e sulle spese relative al consumo di acqua e luce, che risultano a carica dell’Asl.

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