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SPARANISE – Crisi in comune, Merola infiamma la piazza: tradito per famelici interessi personali

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La composizione del consiglio comunale di Sparanise, sciolto pochi giorni fa per le dimissioni di sette consiglieri

SPARANISE – L’ex sindaco di Sparanise, Antonio Merola, attacca i “traditori” e svela gli interessi personali alla base dell’azione che ha portato, una quindicina di giorni fa, alle dimissioni in massa di sette consiglieri comunali. I traditori, chiaramente, per Merola, sono i tre del gruppo di maggioranza che hanno promosso l’azione: Anna Sclama, Luigi Marchione e Franco Mandara. Un manifesto affisso per le vie del paese e un comizio è servito all’ex fascia tricolore per raccontare la sua verità ai concittadini e agli elettori. Sul palco Merola è andato da solo perché – ha spiegato – quando si nasce e quando si muore si è soli.

Il manifesto di Merola:
Forse qualche amico ha ragione quando critica alcune mie scelte: purtroppo nella vita bisogna pur fidarsi e se poi qualcuno tradisce la tua fiducia e quella della gente ebbene fa parte del gioco della vita. Quando si antepongono le proprie malvagie ambizioni, gli interessi personali, o peggio, quando non si ha la forza e la capacità di venire in consiglio, è lì che dovrebbero nascere le crisi, di parlare in faccia e dire a tutti ciò che si vuole, ebbene ditemi di chi stiamo parlando se non di povere creature bisognevoli di promesse, aiutini e tanta comprensione perché sono ammalati di odio verso gli altri, di ambizioni che la gente non riconosce, infatti non li gratifica con il voto, nutrendosi di bugie ed incapacità.
Le famiglie degli amministratori e i bisogni di chi si candida con me non vengono presi in considerazione e ben lo sanno i miei parenti e coloro i quali non hanno trovato spazio. Non si può dire the abbia un buon carattere ma sono un uomo forte e coerente che come al solito ha fatto, ha dovuto fare, la guardia agli interessi della mia gente, che sono gli interessi di tutti. Coloro i quali sono dimissionari non possono permettersi di giudicare il mio carattere in quanto hanno brillato per l’assenza e per non aver detto a tutti noi quanto facevano….
A proposito, tra l’altro aspetto ancora che qualcuno mi venga a chiarire la problematica ASI e quanto appreso da me il 17/9/15. Aspetto una relazione completa sull’ambito i cui Uffici ho chiesto che venissero trasferiti nella sede comunale provocando convulsioni, fughe e mal di testa. Vedete alla fine mi fa una pena l’infausto mio predecessore. Ho scoperto anche grazie ai rilievi del revisore, quante azioni amministrative erano improprie. Chi lo doveva istruire, il suo consigliere tutto fare ovvero colui che ha amministrato in sua vece, a nostro sommesso avviso doveva consigliarlo giuridicamente in maniera diversa. L’opposizione ha creduto di aver frenato il risanamento e principalmente crede di aver impedito che fossero scoperte le stupidate fatte. Sbaglia, in un anno ho risanato ma anche scoperto ciò che ha caratterizzato un’azione di governo fugace ma specialmente infantile nella programmazione e nelle idee. All’altro parte politica presente non so cosa dire se non inconcludente ed evanescente un’anima ondivaga incapace di esprimersi e farci capire a quale genere assegnarla. Duole dire che per quello che si perde, si arretra di 10 anni ma cosa interessa a questa gente: odiosi, ambiziose ballerine da ultima fila dotati di incapacità ad amministrare, ma capacità ad essere assenti sempre, presenti quando serviva qualcosa. Ingenui per fatti propri, bugiardi sempre. Fantasmi fino in fondo, telecomandati e in grado solo di chiedere senza capacità alcuna. Povera creatura, non ha capito dove era né ha capito con chi aveva a che fare, certamente non abituata ad ambienti in cui si vive senza chiedere, di onestà e rettitudine in cui l’inganno e il sotterfugio non esistono, abituati nella vita come nella famiglia, al rispetto.
Un saluto agli impiegati che finalmente avevano trovato una guida e la voglia di lavorare con costante presenza per il bene comune. Alle prossime saremo presenti per fermare sull’uscio comunale le orde fameliche di falsi benefattori del popolo scacciate in questo anno e 4 mesi. Dal 24/9/15 tacciono sui social gli avvelenatori della coscienza popolare; ora va tutto bene purché non ci sia chi amministri in maniera attenta ed oculato il comune. Auguri al commissario che si troverà calata in un’arena di belve fameliche e di sciacalli.

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