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TEANO – Omicidio Mollicone, domani tutti in tribunale per l’incidente probatorio

TEANO – “L’assassino e i suoi complici hanno le ore contate. Farebbero m eglio a costituirsi ai magistrati”. Sono parole di Guglielmo Mollicone, il padre di Serena che dopo oltre dieci anni da quel terribile delitto si sente vicinissimo alla verità.

Tre indagati di Teano
Tre dei sei indagati sono di Teano, praticamente una intera famiglia è coinvolta nell’indagine. L’ex maresciallo dei carabinieri – comandate, all’epoca dei fatti,  della stazione di Arce -Franco Mottola, sua moglie e il figlio Marco.

Giovedì in tribunale
Domani dovrebbe svolgersi l’incidente probatorio che potrebbe segnare una svolta in questa nuova fase dell’inchiesta.  Sarebbero state trovate tracce di Dna sui vestiti di Serena. la 18enne di Arce. Adesso sarà possibile il confronto con il Dna dei sei indagati. Dopo oltre 10 anni dalla morte di Serena Mollicone, trovata morta in un bosco ad Arce il primo giugno 2001, due giorni dopo la sua scomparsa, le indagini sul suo omicidio giungono a una svolta: gli inquirenti hanno infatti trovato 15 tracce biologiche, probabilmente dell’assassino (o degli assassini) sugli abiti della 18enne. Per la morte di Serena Mollicone sono al momento sospettate sei persone: l’ex fidanzato Michele Fioretti, la madre del ragazzo Rosina Partigianoni, l’ex maresciallo dei carabinieri Franco Mottola e sua moglie, il figlio Marco e un altro carabiniere Francesco Suprano. Il ritrovamento di tracce biologiche sui vestiti di Serena permetterebbe quindi ora il confronto con il Dna dei sei indagati. Per gli inquirenti alla base dell’omicidio potrebbe esserci un traffico di stupefacenti e la gelosia.

Nelle prima ricostruzione degli inquirenti, Serena sarebbe stata uccisa per aver scoperto un traffico di stupefacenti in cui era coinvolto Marco Mottola. Il ragazzo la avrebbe uccisa al culmine di una lite: accortosi della tragedia avrebbe quindi chiesto aiuto al padre e alla madre, i quali per sbarazzarsi del cadavere, avrebbe a loro volta chiesto aiuto all’ex maresciallo Francesco Suprano.

Un’altra ricostruzione vede coinvolto invece anche l’ex fidanzato di Serano, Michele Fioretti: in questo caso a scatenare l’assassino sarebbe stata l’amicizia fra la ragazza e Marco Mottola.

Nel terzo scenario tracciato dagli inquirenti, Serena sarebbe stata uccisa da Michele Fioretti e da sua madre, i quali si sarebbero fatti aiutare da una terza persona rimasta finora nell’ombra. In questo scenario si potrebbe inserire il suicidio del brigadiere Santino Tuzzi, uccisosi nel 2008, perché, secondo l’accusa, sapeva la verità sul giallo di Arce. Chiaramente si tratta, per ora, solo di potesi investigative che dovranno avere le conferme nelle analisi e nei test che gli esperti stanno portando avanti. Fino ad allora, restano teorie.

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