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VAIRANO PATENORA – Bilancio comunale, Del Vecchio: consiglio illegittimo, annullare tutto. Ecco le ragioni

VAIRANO PATENORA – Bilancio comunale, il consiglio che pochi giorni fa ha approvato il bilancio di previsione 2015 è illegittimo. La deliberazione dell’assemblea deve essere annullata. Lo chiede il consigliere comunale di minoranza, Raffaele Del Vecchio, attraverso una precisa richiesta depositata oggi presso la casa comunale vairanese. Un documento indirizzato anche al Prefetto di Caserta e alla Corte dei Conti. Ecco le ragioni che hanno spinto Del Vecchio a presentare la richiesta di annullamento dell’ultimo consiglio comunale vairanese con l’annullamento consequenziale delle delibere assunte nella stessa seduta consiliare:
“Oggetto: Comune di Vairano Patenora (CE). Richiesta di annullamento in autotutela delle Delibere Consiliari adottate nella seduta del 26/08/2015 (Delibere n° 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54) 2.
Il sottoscritto Del Vecchio Raffaele, nato il 01/09/1966 a Vairano Patenora ed ivi residente in Via Bonifica 4, Consigliere di minoranza del Comune di Vairano Patenora,
PREMESSO
A) – che in data 26/08/2015 si è svolta la seduta consiliare avente i seguenti punti all’ordine del giorno:
1) Approvazione verbali precedente seduta.
2) Determinazione indennità spettante al Sindaco e componenti della Giunta Comunale anno 2015 e relativi gettoni di presenza ai Consiglieri Comunali.
3) Approvazione piano delle opere pubbliche triennio 2015/2017.
4) Verifica quantità e qualità delle aree e fabbricati da destinare a residenza, attività produttive e terziarie da cedere a terzi.
5) Esercizio finanziario 2015 – programmazione triennale 2015/2017 del fabbisogno del personale, determinazioni.
6) Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari – regolamento – determinazioni.
7) Approvazione bilancio annuale 2015, bilancio pluriennale 2015/2017 con funzione autorizzatoria. Relazione previsionale e programmatica – schema bilancio armonizzato di cui all’allegato 9 del d.Lgs 118/2011 con funzione conoscitiva.
8) Programmazione triennale per la trasparenza triennio 2015/2017 – determinazioni.

B) – che l’articolo 39 del Regolamento di organizzazione funzionamento e del Consiglio Comunale e l’articolo 10 dello Statuto del Comune di Vairano Patenora stabiliscono che l’avviso di convocazione per le adunanze ordinarie devono essere consegnate ai consiglieri almeno cinque giorni pieni e liberi prima della riunione;

C) – che l’articolo 38 del Regolamento di organizzazione e funzionamento del Consiglio Comunale dispone che l’avviso di convocazione del consiglio, con l’ordine del giorno, deve essere consegnato al domicilio del consigliere a mezzo di un messo comunale o di un dipendente comunale cui sono state conferite le funzioni di messo oppure con raccomandata R.R;

D) – che per la seduta consiliare del 26/08/2015 è stata disposta nei confronti dello scrivente la notifica ai sensi dell’ art. 140 del cpc, stante la temporanea assenza dello stesso dal proprio domicilio;

E) – che l’art. 140 c.p.c. prevede che se non è possibile eseguire la consegna per irreperibilità o per incapacità o rifiuto delle persone indicate nell’articolo precedente, l’ufficiale giudiziario (rectius: messo comunale) deposita copia dell’atto nella casa del comune dove la notificazione deve eseguirsi, affigge avviso del deposito in busta chiusa e sigillata alla porta dell’abitazione o dell’ufficio o dell’azienda del destinatario, e gliene dà notizia per raccomandata con avviso di ricevimento.

F) – che nell’attuale sistema normativo e per giurisprudenza ormai consolitata (cfr. C. Cost. sent. n. 3/2010; ex plurimis C.d.S.; V, 14/12/2012 n. 4892/12), per il destinatario le notificazioni a mezzo posta si intendono perfezionate decorsi dieci giorni dalla data di spedizione della lettera raccomandata informativa ovvero dalla data di ritiro del piego, se anteriore.

G) – Che la menzionata sentenza n. 3/2010 della Corte Cost. ha quindi dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 140 c.p.c. nella parte in cui prevede che la notifica si perfezioni, per il destinatario, con la spedizione della raccomandata informativa, anziché con il ricevimento della stessa o, comunque, decorsi dieci giorni dalla relativa spedizione.

H) – che allo scrivente in data 24/08/2015, ore 11,20, è stato recapitato presso il proprio domicilio l’avviso di giacenza di Raccomandata spedita dal Comune di Vairano Patenora con l’avvertenza che la stessa poteva essere ritirata dal giorno 25/08/2015 dalle ore 10,30. Tale avviso riporta il seguente oggetto: Codice 149493168736. (All.1)

I) – che in data 31/08/2015 il sottoscritto, a seguito dell’avviso di giacenza di raccomandata di cui sopra, ha ritirato presso l’Ufficio Postale di Vairano Patenora due raccomandate:

1) la raccomandata n. 14949316873-6 (All.2), spedita il 20/08/2015 dal Comune di Vairano Patenora e contenente: a) l’avviso di deposito nella Casa Comunale, Protocollo Comune di Vairano Patenora n. 0007186 del 20/08/2015, della copia della “Approvazione bilancio di previsione 2015 – DIFFIDA” su richiesta della PREFETTURA U.T.G. di Caserta Prot. 0045500 del 12/08/2015 a firma del Messo Comunale Eduardo Valvona (All.3); b) ) l’avviso di deposito nella Casa Comunale, nel Reg. Gen. Notif. N. 83/2015 ai sensi dell’art. 140 cpc, della copia della “Approvazione bilancio di previsione 2015 – DIFFIDA” su richiesta della PREFETTURA U.T.G. di Caserta Prot. 0045500 del 12/08/2015 a firma del Messo Comunale Eduardo Valvona, Protocollo Comune di Vairano Patenora 0007187 del 20/08/2015 (ALL. 4); c) Copia della diffida che il Prefetto di Caserta ha rivolto al Consiglio Comunale di Vairano Patenora ad adottare la deliberazione del bilancio di previsione 2015 corredata della relazione previsionale e programmatica e dal bilancio pluriennale ai sensi degli art. 170 e 171 del D.Lgs n. 267/2000 entro venti giorni dalla notifica della stessa ai singoli consiglieri comunali (ALL.5);

2) la raccomandata n. 14949316874-7 (ALL.6), spedita dal Comune di Vairano Patenora il 20/08/2015 e contenente: a) l’avviso di deposito nella Casa Comunale, Protocollo Comune di Vairano Patenora n. 0007188 del 20/08/2015, della copia della “Convocazione del Consiglio Comunale” su richiesta del Sindaco del Comune di Vairano Patenora, Prot. N. 7160 del 19/08/2015, a firma del Messo Comunale Eduardo Valvona (ALL.7); b) ) l’avviso di deposito nella Casa Comunale, nel Reg. Gen. Notif. N. 90/2015 ai sensi dell’art. 140 cpc, della copia della “Convocazione del Consiglio Comunale” su richiesta del Sindaco del Comune di Vairano Patenora, Prot. N. 7160 del 19/08/2015, a firma del Messo Comunale Eduardo Valvona, Protocollo Comune di Vairano Patenora 0007189 del 20/08/2015 (ALL. 8); c) Copia della Convocazione del Consiglio Comunale per il giorno 26/08/2015 alle ore 19:00, in prima convocazione e per il giorno 27/08/2015 in seconda convocazione (ALL.9).

Tutto ciò premesso, considerato che la convocazione del Consiglio comunale fissato per il giorno 26/08/2015 non è stata validamente effettuata per l’omessa notifica allo scrivente essendosi perfezionata successivamente alla data della seduta consiliare in quanto la raccomandata informativa della notifica ai sensi dell’art. 140 cpc è stata spedita dal Comune di Vairano Patenora in data 20/08/2015 ed è stata ritirata dall’esponente il 31/08/2015;

– che, pertanto, si è materializzata la violazione dell’articolo 10 dello Statuto e degli articoli 38 e 39 del Regolamento di organizzazione funzionamento e del Consiglio Comunale;

– che le delibere assunte in quella seduta sono viziate da insanabile illegittimità derivata dal vizio di convocazione della seduta;

– che con l’omessa notifica della convocazione della seduta consiliare è stato impedito all’istante di manifestare e concorrere alla fase di formazione ed approvazione del documento contabile e di esprimere, con il proprio voto, la sua manifestazione di volontà su un fondamentale atto (il bilancio annuale) per la vita dell’istituzione, considerato che ciascun consigliere comunale concorre, per mandato popolare, a formare la volontà dell’Ente, inteso nella sua unitarietà e nella sua significazione pubblica, e quindi, ha diritto alla piena tutela nell’ipotesi di violazione del ius ad officium di cui è titolare (cfr. C.d S., Sez. V 14/12/2012 sentenza 04892/2012; C.d.S., sez. V, 21 marzo 2012, n. 1610; 29 aprile 2010, n. 2457; sez. IV, 26 gennaio 2012, n. 351, 16 ottobre 2007, n. 5396);

– che, al riguardo, giova rammentare che i consiglieri comunali hanno diritto di tutela nel caso in cui venga lesa in modo diretto ed immediato la propria sfera giuridica per effetto di atti direttamente incidenti sul diritto all’ufficio o sullo status ad essi spettante, che compromettano il corretto esercizio del loro mandato (come nel caso di erronee modalità di convocazione dell’organo, violazione dell’ordine del giorno, inosservanza del termine della documentazione necessaria per poter consapevolmente deliberare, etc.) (C.d.S., sez. V, 24 marzo 2011, n. 1771);

– che l’avviso di convocazione delle sedute consiliari è lo strumento indispensabile per il corretto e regolare funzionamento dell’organo consiliare, consentendo ai consiglieri comunali, diretti rappresentanti della comunità, non solo di essere informati delle riunioni dell’assise cittadina, ma soprattutto di potervi partecipare attivamente, contribuendo in modo pieno e consapevole alle scelte strategiche e alle decisioni fondamentali della vita stessa dell’ente, anche attraverso il necessario ruolo di controllo sull’organo esecutivo

– che non è sufficiente che l’avviso di convocazione, con il relativo ordine del giorno, sia solo regolarmente inviato al consigliere comunale, ma è necessario che lo stesso non solo lo abbia effettivamente ricevuto, ma che tra il momento della ricezione e quello della seduta consiliare intercorra un ragionevole lasso temporale affinché il mandato consiliare possa essere effettivamente svolto in modo serio, completo e consapevole (almeno cinque giorni pieni e liberi prima della riunione, secondo quanto prescritto dall’art 39 del Regolamento di organizzazione funzionamento e del Consiglio Comunale e dall’articolo 10 dello Statuto del Comune di Vairano Patenora);

– che è significativo il principio secondo cui l’avviso di convocazione per il consiglio comunale deve essere consegnato in tempo utile ai consiglieri comunali affinché ci sia l’ effettiva conoscenza o quanto meno la sicura conoscibilità dell’avviso stesso e del relativo ordine del giorno, da parte del consigliere comunale.

– Che le cennate esigenze di serio, pieno e consapevole svolgimento da parte del consigliere comunale del proprio delicato officium, al quale peraltro è stato preposto in virtù di una diretta investitura popolare, impongono di interpretare il ricordato rinvio all’articolo 140 c.p.c. non in senso statico, bensì dinamico, dovendo tenersi conto pertanto della sentenza della Corte Costituzionale 14 gennaio 2010, n. 3, che ne ha dichiarato l’illegittimità costituzionale nella parte in cui prevede che la notifica si perfeziona per il destinatario con la spedizione della raccomandata informativa, anziché con il ricevimento della stessa o, comunque, decorsi dieci giorni dalla relativa spedizione

– Che la legge mira a salvaguardare la posizione di un soggetto destinatario di una notificazione per consentirne l’effettivo esercizio dei diritti/doveri riconosciutigli dalla legge, ciò anche per quanto riguardo il corretto e regolare funzionamento degli organi rappresentativi delle comunità locali in cui vengono messi in rilievo peculiari principi costituzionali, quali, oltre a quello generale di legalità, di cui all’articolo 97 Cost., ed all’effettivo riconoscimento delle autonomie locali, di cui agli articoli 5 e 114, comma 2, D.Lgs. 267/2000 anche quello dell’effettiva rappresentanza politica e ciò è tanto più significativo quando l’omessa notifica riguardi un consigliere di minoranza al quale va garantita anche l’effettività dell’esercizio del diritto/dovere di controllo sugli atti predisposti dall’organo esecutivo espressione della maggioranza consiliare;

– Che l’applicazione dell’articolo 140 c.p.c., nella formulazione conseguente alla ricordata pronuncia della Corte Costituzionale, assicura il giusto contemperamento degli interessi in gioco, entrambi peraltro di natura pubblica, quello all’adeguato ed appropriato funzionamento dell’organo consiliare (anche sotto il profilo della urgenza e celerità degli argomenti da trattare e delle decisioni da assumere) e quello del corretto svolgimento del mandato politico – amministrativo da parte del consigliere comunale.
– Che l’illegittimità della convocazione del consiglio comunale comporta l’annullamento consequenziale delle delibere assunte nella stessa seduta consiliare.

Tutto ciò considerato, si rileva:

– che nessun avviso è stato notificato allo scrivente nei modi e nei termini previsti dall’art. 10 dello Statuto e dagli articoli 38 e 39 del Regolamento di organizzazione funzionamento e del Consiglio Comunale del Comune di Vairano Patenora per consentire la partecipazione al Consiglio Comunale del 26/08/2015;
– che al consigliere comunale scrivente è stata impedita di fatto e di diritto la partecipazione della seduta consiliare del 26/08/2015;
– che è stata impedita la possibilità di conoscere in tempo utile gli argomenti trattati in sede del consiglio comunale del 26/08/2015, argomenti fondamentali per gestione economica – finanziaria dell’anno in corso tra i quali il bilancio di previsione dell’anno 2015.
Ritenuto che le delibere prese durante la suddetta seduta consiliare del 26/08/2015 risultano palesemente viziati e, quindi, illegittime per la mancata notifica allo scrivente dell’avviso di convocazione della seduta, nei modi e nei termini come Statuto e da Regolamento di organizzazione funzionamento e del Consiglio Comunale del Comune di Vairano Patenora.
Considerato che l’illegittimità delle seduta riflette in via derivata tra l’altro anche sul bilancio di previsione 2015 , non solo invalidandolo, ma privandolo degli effetti consequenziali
CONSIDERATO inoltre che la diffida prefettizia stabiliva che il Consiglio comunale dovesse essere convocato “… entro il termine di venti giorni dalla notifica del presente atto ai singoli consiglieri comunali” cosicché la deliberazione di approvazione del bilancio di previsione 2015 doveva avvenire solo dopo la notifica di detto atto, il che non è avvenuto essendo pervenuta la (tardiva) convocazione in uno alla diffida dell’organo sovraordinato. Alla stregua dei motivi che precedono, il sottoscritto consigliere comunale

CHIEDE

Che siano annullate in autotutela tutte le delibere consiliari del 26/08/2015 (Delibere 47,48,49,50,51,52,53 e 54) con le quali è stato approvato anche il bilancio di previsione per l’anno 2015, invitando altresì, il Presidente del Consiglio nonché Sindaco di Vairano Patenora e il Segretario comunale, ciascuno secondo le rispettive competenze, a predisporre gli atti all’uopo necessari. Agli altri destinatari della presente istanza si chiede che venga disposta un’ispezione al fine di accertare quanto sopra descritto e, in ipotesi di inadempimento da parte degli organi comunali si chiede che siano azionati gli interventi previsti dalla legge.
Con riserva di adire i competenti organi giurisdizionali per l’annullamento dei summenzionati atti da parte degli organi della giustizia amministrativa”.

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2 commenti

  1. Ne hanno fatta un’altra questa banda bassotti per non avere intralci o oppositori tra i piedi … ormai non ci meraviglia più nulla attendiamo solo qualche trasferimento coattivo a Santa Maria Capua Vetere!!!

  2. Lello del vecchio….un ragazzo intelligente preparato….con un futuro…..serio mica come voi tutti…. Vai lello difendi con onore variano non permettere certe cose… Vai fino in fondo…..dimissioni…..