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PIGNATARO MAGGIORE – Falso, condannato Manna

PIGNATARO  MAGGIORE – Il processo sui falsi attestati per alimentaristi, di cui era protagonista l’uomo politico della cittadina dell’agro caleno, ha visto la condanna a un anno di reclusione di Gaetano Manna, già presidente dell’associazione Acli Terra-Campania per la legalità. Con lui sono stati condannate alla medesima pena altre due persone, Matilde Fattori e Carlo Di Rauso , marito e moglie, mentre per due funzionari dell’ASL di Caserta – Marcello Parente e Carlo Formisano – è giunta l’assoluzione. Tutto nasce dallo svolgimento fittizio di un corso per alimentaristi per ottenere il libretto sanitario, che l’ente che si occupava della gestione di beni confiscati alla camorra, clan dei Nuvoletta, nei comuni di Pignataro Maggiore e di Teano, avrebbe dovuto svolgere presso la sede dell’associazione Acli Terra-Campania per la legalità, ovvero presso la struttura di Quattro Porte, l’ex-scuola elementare del comune di Pignataro Maggiore di fronte alla Via del Conte. Da una denuncia, la magistratura avviò delle indagini che si conclusero con “Attestati facili”, è così che fu denominata l’operazione, che portò all’arresto delle cinque persone, di cui oggi solo tre sono state condannate a un anno di reclusione ognuna. “Attestati facili” perché a titolari di esercizi commerciali era chiesto di sborsare dai 60 ai 120 euro per ricevere in cambio attestati di frequenza e l’abilitazione per alimentaristi. Ieri la condanna in primo grado.

L’arresto del 2009
Gaetano Manna, 57 anni, ex presidente di “Acli – Terra Campania e Legalita'”, cooperativa, che tra l’altro gestiva alcuni beni confiscati alla camorra, a Pignataro Maggiore, in località Campo dei fiori e in via Appia,  ex beni Pratili, è stato arrestato assieme ad altre tre persone per aver organizzato un giro di diplomi falsi per alimentaristi.
Associazione a delinquere, concussione e falsita’ commessa da pubblici ufficiali, i reati contestati dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha coordinato le indagini. I Carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere e della stazione di Grazzanise hanno accertato che Manna e i suoi complici hanno costretto titolari di esercizi commerciali di frutta e verdura e alimentari a ‘comprare’ diplomi di frequenza a corsi di formazione professionale. In pratica ai negozianti veniva chiesto di iscriversi alla cooperativa, la cui quota era di 120 euro e in cambio un ispettore dell’Asl rilasciava un diploma. L’inchiesta partì dalla denuncia di una commerciante di Santa Maria La Fossa che raccontò agli inquirenti come nel marzo 2007 un ispettore della Asl Caserta 1 si fosse recato piu’ volte anche con la moglie per spiegare le nuove modalita’ per ottenere i diplomi che dal 2005 hanno sostituito i libretti sanitari. La “Acli Terra Campania e Legalita'” era anche ente accreditato alla Regione per rilasciare queste certificazioni.
L’ispettore aveva anche esplicitato che l’esame finale si poteva bypassare e ottenere il diploma senza nemmeno frequentare il corso. Oltre a Manna, all’ispettore e a sua moglie, e’ stato arrestato anche un funzionario della Asl Caserta 2 che era presidente della commissione esaminatrice; il gip ha anche emesso un provvedimento di divieto di dimora per il responsabile didattico dei corsi.

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