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VAIRANO PATENORA – Abbazia della Ferrara, i puntelli cedono mentre la burocrazia fa “teatrino”. L’allarme di Italia Nostra

VAIRANO PATENORA – Lo storico Domenico Caiazza (Centro studio medioevo in Terra di Lavoro) e l’architetto Giancarlo Pignataro (di Italia Nostra) lanciano un nuovo allarme per l’Abbazia della Ferrara. Firmano un documento inoltrato alle varie istituzioni ed enti fra cui il sindaco di Vairano Patenora, Bartolomeo Cantelmo (che più di tutti dovrebbe volere la salvaguardia di quella struttura) e al Ministro Franceschini per informare del pericolo di crollo che pesa sulla Cappella di Malgerio Sorel. I puntelli fatiscenti non garantiscono più la conservazione della struttura

Il documento:
Le scriventi Associazioni, a seguito di un sopralluogo congiunto sul sito in oggetto, hanno constatato e segnalano quanto segue:
a) Le travi di abete che puntellano dall’esterno la cappella in oggetto, dopo circa cinque anni di esposizione alle intemperie, risultano alquanto ammalorate, e qualcuna, ad esempio quella presso l’angolo SO è ormai completamente sfaldata nel punto di imposta al suolo. Pertanto l’azione di tali puntelli oggi risulta completamente inefficace mentre il già drammatico quadro fessurativo va peggiorando a vista d’occhio.
Desta allarme anche la recentissima ripresa dell’attività sismica nella faglia matesina.

b) Lungo la parete nord della cappella e sul catino absidale della chiesa allignano rigogliose piante rampicanti, come parietaria, vitalba ed edera, che raggiungendo i livelli di copertura, oltre all’azione disgregante delle radici (che accelerano la disconnessione delle pietre), accentuano, con le loro azioni, l’instabilità dell’equilibrio e peggiorano il già compromesso sistema statico-costruttivo.

La navata della chiesa è invasa dal bosco.
c) Lo scriptorium dell’abbazia è completamente invaso da rovi, cespugli ed alberi, come fichi, ornelli e querce, che prosperano rigogliosi anche su quelle porzioni superstiti di volte e pareti, contribuendo non poco al precario equilibrio e all’integrità delle murature.
d) Anche gli ambienti sul lato sud del chiostro sono invasi da vegetazione infestante ed incontrastata che provoca vistosi squarci nella parete e nelle volte superstiti attraverso le sollecitazioni continue imposte dalle radici.
e) Gli affreschi seicenteschi sulla parete est dello scriptorium sono completamente alla mercé dell’azione usurante degli agenti atmosferici.
f) La porzione del complesso abbaziale che guarda a ovest ha subito nel corso degli ultimi anni interventi edilizi, a nostro avviso, poco osservanti delle vigenti tecniche in uso per i beni vincolati, si chiede di monitorare tali interventi.

Data la gravità della situazione,

si chiede

alla Spett.le Soprintendenza, e per quanto di competenza agli altri destinatari, di mettere in essere, anche ai sensi dell’art. 30 del Codice dei beni Culturali,

1) ogni attività idonea a risanare, contenere e limitare i danni in itinere, causati, come precedentemente descritto, dalle erbacce, dagli alberi infestanti e dalla sopravvenuta inefficacia dei puntelli;

2) si insiste anche affinché, con assoluta e somma urgenza, si mettano in atto procedure ed interventi idonei a garantire, quantomeno, la conservazione statica di tutti quegli apparati murari più fatiscenti e/o a rischio;

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