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TEANO – Bilancio comunale, Sacco: lottiamo contro la burocrazia del comune per non aumentare le tasse. Il personale costa troppo. Poi avverte: facciamo presto per evitare il fallimento

TEANO -Bilancio e macchina amministrativa, l’assessore Eduardo Sacco fa chiarezza e punta l’indice contro funzionari e responsabili delle varie aree del municipio. Mette tutto nero su bianco Sacco in una lettera indirizzata al segretario Generale, Patrizia Cinquanta, alla giunta e a tutti consiglieri di maggioranza. Sacco scrive per mettere in guardia tutti che la politica  è la sola  che deve indirizzare l’azione amministrativa. Inoltre l’assessore mette in guardia tutti perchè ulteriori perdite di tempo porterebbero l’ente al fallimento. “Le criticità e gli “scontri” registrati nella predisposizione del bilancio di previsione 2015 hanno evidenziato una netta contrapposizione fra la volontà dell’Amministrazione e quella dell’apparato burocratico-amministrativo del Comune, circostanza che rende ancora più complesso il tentativo di ricercare una soluzione ai tanti problemi; ciononostante non possiamo rassegnarci e permettere che il decorso del tempo porti ad un inesorabile default dell’Ente, bisogna invece analizzare nel dettaglio i numeri che contano e fissare, immediatamente, priorità e termini di intervento, sia per quanto attiene l’organizzazione/riorganizzazione della struttura amministrativa (rendendo operativi tutti secondo le necessità dell’Ente) sia razionalizzando le spese, che spesso diventano veri sprechi (si vedano le mie precedenti note del 3.6.2014, del 5.2.2015 e del 20.3.2015).
Un passaggio chiave con il quale Sacco ha voluto portare a conoscenza tutti, anche i cittadini, del clima che si vive in comune, in una “eterna battaglia” fra coloro che sono stati scelti dal popolo per amministrare e altri, invece, che di fatto  vorrebbero gestire la cosa pubblica come se fossero loro gli eletti. Una battaglia che sembra essere partita sin dal primo giorno della gestione targata Nicola Di Benedetto.

La nota dell’assessore Sacco:
“E’ mio dovere, dopo averlo fatto diverse volte sia verbalmente che per iscritto, richiamare con forza e perentorietà l’attenzione dell’intera Amministrazione e del Segretario Generale sulla situazione finanziaria dell’Ente.
Le criticità e gli “scontri” registrati nella predisposizione del bilancio di previsione 2015 hanno evidenziato una netta contrapposizione fra la volontà dell’Amministrazione e quella dell’apparato burocratico-amministrativo del Comune, circostanza che rende ancora più complesso il tentativo di ricercare una soluzione ai tanti problemi; ciononostante non possiamo rassegnarci e permettere che il decorso del tempo porti ad un inesorabile default dell’Ente, bisogna invece analizzare nel dettaglio i numeri che contano e fissare, immediatamente, priorità e termini di intervento, sia per quanto attiene l’organizzazione/riorganizzazione della struttura amministrativa (rendendo operativi tutti secondo le necessità dell’Ente) sia razionalizzando le spese, che spesso diventano veri sprechi (si vedano le mie precedenti note del 3.6.2014, del 5.2.2015 e del 20.3.2015).
Avrete notato che non viene fatto alcun cenno alle entrate tributarie, perché ritengo che i tributi e le tariffe attualmente vigenti nel Comune non possano più essere ritoccati al rialzo, sia per vincoli di natura giuridica, che, e soprattutto, per questioni morali, atteso che non si può e non si deve “scaricare” sui cittadini l’inefficienza di un sistema che non riusciamo, al momento, a scardinare!
Per le entrate è necessario rendere efficace l’azione di riscossione ed accertamento dei tributi (cosa che attualmente versa in uno stato precario di avvio/impostazione), senza dimenticare l’altrettanto urgente riscossione dei tanti crediti vantati nei confronti di altri Enti, Istituzioni e privati (già oggetto di diverse sollecitazioni, si vedano le mie note del 13.10.2014 e del 5.2.2015) e rendere maggiormente proficuo l’utilizzo del patrimonio immobiliare.

I numeri sui quali vi invito a riflettere sono i seguenti :

ENTRATE

IMU euro 1.691.000,00
TASI “ 775.000,00
TARI “ 2.200.000,00
Servizio idrico “ 1.061.000,00
Addizionale comunale IRPEF “ 720.000,00
COSAP “ 60.000,00
F.do di solidarietà “ 1.374.000,00
Altri Trasferimenti “ 390.000,00
Proventi immobili “ 51.397,00
Proventi sportello edilizia “ 25.000,00
Refezione scolastica “ 47.000,00
Trasporto scolastico “ 31.500,00
Rimborso impianti fotovoltaici “ 12.500,00
Proventi lampade votive “ 27.620,00
Diritti di segreteria e anagrafe “ 44.000,00
Introiti diversi “ 40.000,00

Totale euro 8.550.017,00

USCITE (solo quelle più significative)

costo del personale euro 3.300.000,00
costo servizio rifiuti “ 2.200.000,00
costo servizio idrico “ 1.170.000,00
costo pubblica illuminazione “ 598.000,00
interessi passivi “ 306.000,00
costo refezione scolastica “ 80.123,00
costo trasporti scolastici “ 75.690,00
rimborso mutui “ 408.000,00
f.do crediti dubbia esigibilità “ 526.000,00 (previsione 2016)
Totale 8.663.813,00

L’ammontare delle uscite sopra elencate, pur non comprendendovi i costi per le scuole, la manutenzione ordinaria delle strade, la gestione della casa comunale e degli uffici, la quota per le politiche sociali e gli altri oneri e spese generali di gestione, evidenzia un saldo negativo, che il prossimo anno non si dovrà “coprire” con l’odioso aumento delle tasse, ma solo ed esclusivamente con la riduzione della spesa !!!
Pertanto bisogna, da subito, intervenire sul costo del personale, rivedendo l’intera pianta organica sulla scorta degli effettivi carichi di lavoro, già richiesti dallo scrivente con nota del 2.10.2013 – prot. n. 307- e mai completamente forniti; analizzare ogni singola componente del costo del servizio raccolta e smaltimento dei rifiuti per individuare possibili revisioni e miglioramenti (la riduzione del costo non migliorerebbe gli equilibri di bilancio, ma consentirebbe l’invarianza delle tariffe o addirittura, cosa auspicabile, possibili riduzioni delle stesse); attuare un immediato e capillare progetto di efficientamento della pubblica illuminazione (vi sono società che propongono, a proprie spese, di censire sia l’intera rete che redigere il relativo progetto di razionalizzazione); rivedere il sistema idrico-acquedottistico comunale, provvedendo semplicemente ad utilizzare al meglio le nostre tante risorse idriche (con altri pozzi che portino l’acqua nelle case della gente “per caduta” e non col massiccio impiego di pompe di sollevamento, da cui spese energetiche e di manutenzioni enormi ed insostenibili); nell’immediato, occorre rivedere la potenza energetica contrattualizzata e non impiegata, monitorare l’erogazione dell’acqua da parte della società “Acqua Campania” (si veda la mia nota del 2.10.2013 n.308), da cui l’Ente si deve gradualmente svincolare, anche proseguendo l’iniziativa, solo intrapresa, di acquisizione di alcuni pozzi presenti sul nostro territorio della ex Cassa del Mezzogiorno (si vedano le lettere già inviate al Prefetto di Caserta e alla Regione Campania).
E’ necessario inoltre, e con l’impegno di tutti, ridurre le spese gestionali dell’intera macchina amministrativa (si veda la mia ultima nota del 20.3.2015 n. 124), quali: spese di condizionamento; spese software (impiegando un solo gestionale per tutti gli uffici, più volte richiesto con specifiche delibere di Giunta); spese di cancelleria ed utilizzo delle macchine elettroniche (utilizzando in modo sistematico la posta elettronica, non solo per comunicare con l’esterno, ma anche per trasmettere comunicazioni e documenti fra i vari uffici comunali e verso gli organi istituzionali); spese di manutenzione in genere, privilegiando la manutenzione risolutiva (ovvero il rifacimento o sostituzione) piuttosto che l’intervento estemporaneo non programmato.
Anche l’entità degli interessi passivi va tenuta in debita considerazione, in relazione alla quale bisogna sia incrementare le riscossioni (di crediti e tributi), migliorando così la liquidità dell’Ente e limitando, nel contempo, l’anticipazione di tesoreria ed altri oneri finanziari a cui l’Ente dovrà farsi carico allorquando si registreranno ritardi nei pagamenti dei fornitori di beni e servizi, che rivedere i mutui esistenti mediante una loro ponderata rinegoziazione.
Dalla razionalizzazione della spesa si dovranno conseguire, nella prima fase, risparmi per almeno 400/500 mila euro, pari a meno del 4% delle spese correnti (che nel 2015 sono previste per complessivi euro 14.118.705,00).
E’ indispensabile, infine, migliorare la percentuale di riscossione dei tributi locali per contenere gli effetti deleteri del fondo crediti di dubbia esigibilità, cosa che si potrà realizzare attraverso un programma di sensibilizzazione dei cittadini/contribuenti ed anche mediante l’attuazione del cosiddetto “baratto amministrativo”, introdotto dalla legge 164/2014, che può portare dei benefici anche sul versante delle spese correnti (sul punto mi riservo di predisporre una proposta di deliberazione alla Giunta e al Consiglio).

 

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un commento

  1. Finalmente, e se i dirigenti e funzionari, compreso ka segetaria comunale non seguono la direttiva, tutti casa. Manca solo un piccolo particolare, i Vigili Urbani, altro corpo da rifondare, trovate un comandante con le pa..e, i vigili in strada, opuure a casa. Vai avanti Eduardo, siamo tutti con te……..
    P.s. quando un dirigente sbaglia o non raggiunge l’ obiettivo, deve pagare di tasca propria, con taglio allo stipendio, vai con la corte dei conti.
    Anche i passati amministratori, dovrebbero essere controllati
    per verificare se pagano quando dovuto di tasse!!!!!!!