CASERTA – Gallo Matese Otto liste per poco più di 600 abitanti. Due sono quelle “autentiche” – cioè composte da residenti con il reale obiettivo di governare il paese – guidate da Sandro Assalone, e Giovanni Antonio Palumbo. Le altre sei liste sono quelle tipicamente “militari”. Si tratta in sostanza di formazioni elettori composte per la quasi totalità da forestieri con la caratteristica che i componenti sono tutti, o quasi, militari. Spesso, come testimoniano le precedenti elezioni comunali, non si recano nemmeno ai seggi per votare loro stessi. Il loro unico scopo è quello di ottenere un congedo (chiaramente retribuito) di 30 giorni. Un mese di ferie supplementare è privilegio per pochi. Accade a Gallo Matese che conta poco più di seicento anime. La legge “favorisce” certe furbate prevedendo la possibilità di “nessuna sottoscrizione richiesta per la dichiarazione di presentazione delle liste nei comuni con popolazione inferiore a mille abitanti”. Così ad ogni rinnovo di consiglio comunale, i piccoli comuni vengono letteralmente inondanti di liste militari.
Nei comuni di Bellona e Pietramelara, invece, la presentazione delle liste ha evidenziato casi curiosi dove non brilla la coerenza. Nei due centri, infatti, il vice sindaco e alcuni assessori hanno “rinnegato” il sindaco con il quale avevano condiviso, fino al giorno prima della presentazione delle liste, ogni decisione in giunta. Così, a Pietramelara, 5mila anime ai piedi del Monte Maggiore, Francesco Panella e Toni Russo hanno scelto di affrontare la campagna elettorale nella lista capeggiata dal leader della minoranza, Andrea De Ponte. Stesso caso a Bellona – seimila abitanti circa, vicinissima a Capua – dove il vice sindaco Filippo Abbate appena presentata la lista ha pubblicamente preso le distanze dal primo cittadino uscente e non più candidabile per limite di mandati. Sbalorditi Luigi Leonardo e Giancarlo Della Cioppa, rispettivamente sindaci di Pietramelara e Bellona, che chiedevano solo coerenza. “Avrebbero fatto bene – spiegano all’unisono Leonardo e Della Cioppa – a dimettersi almeno qualche mese prima della presentazione delle liste. Ora rischiano di fare campagna elettorale contro loro stessi”.
che vergogna! Come si fa ad essere cosi sfacciatamente incoerenti? Spero che gli elettori abbiano un sussulto di dignita’ e puniscano gli autori di tali voltafaccia.