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ALVIGNANO / ALIFE – Giudice di pace, ormai è chiusura: Alvignano e Alife non mantengono i patti con gli altri sindaci

ALVIGNANO / ALIFE – Giudice di pace, ormai è chiusura: Alvignano e Alife non mantengono i patti con gli altri sindaci. Il comune capofila, Piedimonte Matese, non ha più dubbi: a settembre la struttura chiuderà. L’indice è puntato contro due municipi: Alife e Alvignano. Questi due enti non hanno provveduto, entro i termini stabiliti, ad approvare le necessarie delibere di consiglio comunale per sostenere (nella misura a loro competente) le spese per mantenere il giudice di pace. A nulla sono servite le sollecitazione di Vincenzo Cappello, sindaco del comune capofila, che più volte ha intimato il rispetto degli impegni. Niente da fare. Giuseppe Avecone, sindaco di Alife, non è riuscito a produrre l’atto per una serie di contrasti interni alla sua stessa maggioranza. Angelo Di Costanzo, sindaco di Alvignano, nonostante le promesse, non ha mai ritenuto necessario deliberare per il mantenimento del giudice di pace del Matese. Forse, il povero Di Costanzo, è troppo impegnato a “sistemare” i “tesori” della Provincia (di cui è da poco diventato presidente) tal punto da trascurare gli interessi del proprio territorio?
Purtroppo il peso dei due comuni nell’intera vicenda è importante perché, in base al numero di abitanti, avrebbero dovuto concorrere alla spesa in maniera significativa.  La mancata concretizzazione degli impegni vanifica anche l’adesione dei comuni che componevano la sezione del giudice di pace di Capriati a Volturno che avevano deciso spostarsi a Piedimonte Matese.   La vicenda sembra confermare il detto antico che “fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”. Infatti, mentre il neo presidente della provincia, Angelo Di Costano, gira in lungo e in largo Terra di Lavoro, stringendo mani e pronunciando aulici discorsi sulle giuste cose da fare; come sindaco di Alvignano trascura di assumere importanti atti a vantaggio dell’intero territorio.

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