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NAPOLI – Furti nelle scuole, 22 arresti. Tutti i nomi

NAPOLI – Furti nelle scuole, 22 arresti; nel corso delle prime ore di questa mattina, i Carabinieri delle Compagnie di Napoli Vomero e Napoli Stella, e delle Stazioni Carabinieri di Napoli Marianella e Napoli Quartiere 167, hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 22 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata ai furti negli istituti scolastici e alla ricettazione di materiale informatico.

Le persone destinatarie dell’ordinanza cautelare sono:

  1. AMATO Ciro nato Napoli 28.10.1985;
  2. BARRETTA Marcello nato Napoli 11.07.1989;
  3. BORRIELLO Giovanni nato San Giorgio a Cremano (NA) il 15.04.1982;
  4. BUONOMO Carlo nato Napoli il 16.07.1955;
  5. CAPASSO Luca nato Mugnano di Napoli 11.05.1982;
  6. CARBONE Luigi nato Napoli 09.09.1973;
  7. CRISCIO Salvatore nato Napoli 09.07.1982;
  8. DELLA ROTONDA Michele nato Napoli 02.12.1982;
  9. DELLA ROTONDA Raffaele nato Napoli 20.02.1969;
  10. DI LORENZO Salvatore nato Napoli 25.12.1988;
  11. FOLLIERO Carmine nato Napoli 11.05.1956;
  12. LIMA TOLA Luigi nato Napoli 05.07.1978;
  13. MARGIOTTA Romualdo nato Mugnano di Napoli 18.11.1990;
  14. MIANO Salvatore nato Napoli 23.10.1984;
  15. MONTESANO Luciano nato Napoli 22.12.1976;
  16. MONTESANO Pacifico nato Napoli 09.09.1974;
  17. MONTESANO Salvatore nato Minturno (LT) 15.02.1981;
  18. MONTESANO Vincenzo nato Napoli 23.09.1975;
  19. RUSSOLILLO Raffaele nato Napoli 26.01.1994;
  20. SOLITRO Ciro nato Napoli 02.07.1967;
  21. SOLITRO Giuseppe nato Napoli 22.10.1994;
  22. SOLITRO Vincenzo nato Napoli 30.11.1986.

In particolare, quindici indagati sono stati tradotti presso gli istituti penitenziari, sei collocati agli arresti domiciliari ed uno sottoposto agli obblighi di dimora e di presentazione alla pg. Nel medesimo contesto, sono stati notificati, ad ulteriori 11 indagati, per i quali si é proceduto a piede libero, gli awisi di conclusione delle indagini preliminari (art. 415 bis C.P.P.) in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso nei furti negli istituti scolastici e per i quali non si è ritenuta raggiunta la prova del loro stabile inserimento nel sodalizio criminoso di cui sopra. Il fenomeno dei furti nelle scuole di tutto il territorio nazionale ed in particolare di quello campano, negli ultimi mesi, ha raggiunto livelli allarmanti sia per il numero di reati consumati che per l’ingente danno economico cagionato al comparto della pubblica istruzione, con inevitabili gravissime ricadute sulla qualità e sulla continuità del servizio pubblico prestato nelle scuole colpite da tali vicende criminose che sono state private di numerose apparecchiature informatiche, specie di ultima generazione, acquistate con i fondi dell’Unione Europea.
L’indagine, svolta dal dicembre 2014 al giugno 2015 mediante intercettazioni telefoniche ed ambientali, attività di osservazione e pedinamento ed esame dei filmati effettuati dai sistemi di videosorveglianza installati nei vari istituti scolastici, ha consentito, grazie alle capacità ed all’impegno degli investigatori, di raccogliere molteplici e consistenti elementi di accusa nei confronti degli indagati che disegnano un quadro di particolare allarme sociale, soprattutto per la pervicacia del sodalizio criminoso che, nonostante gli arresti ed i fermi eseguiti nel corso delle investigazioni, ha continuato a delinquere. L’attività investigativa, condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Napoli, ha consentito di:

  • provare la sussistenza di una stabile ed articolata organizzazione criminale composta da almeno sedici membri, con ripartizione di mansioni nelle fasi dell’ideazione (sopralluoghi e scelta degli obbiettivi da colpire) ed esecuzione dei delitti (tra “pali” ed esecutori materiali) ed in quella successiva di custodia della refurtiva, con immediata immissione della medesima nel mercato illecito da parte dei ricettatori;
  • documentare le strategie operative del sodalizio anche nelle fasi della ricollocazione dei beni provento di reato;
  • recuperare ingenti quantitativi di refurtiva, poi restituita alle scuole che avevano subito il furto;
  • trarre in arresto in flagranza di reato, nel corso delle investigazioni, 16 persone per furto o ricettazione di materiale informatico.

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