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Orlando Cesarini e Domenico Ferraiuolo

SESSA AURUNCA / CASERTA / PIEDIMONTE MATESE – Scandalo sanità all’ospedale di Caserta, il Pubblico Ministero al giudice: processate tutti.

SESSA AURUNCA / CASERTA / PIEDIMONTE MATESE – Scandalo sanità all’ospedale di Caserta, il Pubblico Ministero vuole il processo per tutti gli indagati. Lo ha chiesto oggi al giudice durante l’udienza preliminare durante la sua arringa. Il prossimo 13 luglio saranno gli avvocati difensori a parlare. Delle 31 persone coinvolte nell’indagine, poche – forse quattro – sarebbero orientate a chiedere il rito abbreviato. Per molti l’accusa è di aver favorito i clan della camorra. Lo scandalo dell’ospedale di Caserta arriva, quindi, ad un importante punto di svolta. Tutto nasce dalle indagini dell’Antimafia che, alcuni mesi fa, portò –  nelle provincie di Caserta, Napoli e Verona – in carcere 10 indagati e agli arresti domiciliari per altri quattordici, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso (art. 416 bis); corruzione (art. 319 c.p.), turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.), abuso d’ufficio (art. 323 c.p.), con l’aggravante del metodo mafioso (art. 7 L. 203/91). Altre persone, invece vennero indgate a piede libero.   L’indagine, durata più di due anni, è stata supportata da intercettazioni telefoniche ed ambientali audio-video eseguite anche all’interno dell’ dell’Azienda Ospedaliera Anna e S. Sebastiano ” di Caserta, informazioni testimoniali e acquisizioni documentali. Secondo l’impostazione accusatoria, condivisa dal G.I.P., dalle attività investigative sono emerse la piena operatività, all’interno della predetta struttura sanitaria, del clan ZAGARIA (fazione operante nel Comune di Casapesenna del clan dei casalesi) ed una pervasiva e consolidata rete di connivenze e collusioni venutasi a creare – sotto la regia dei boss della camorra casertana – tra appartenenti al mondo della pubblica amministrazione, della politica e dell’imprenditoria attraverso le quali il sistema degli ZAGARIA è riuscito a controllare e gestire, in regime di assoluto monopolio, gli appalti e gli affidamenti diretti di lavori all’interno dell’Ospedale casertano.

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