PIEDIMONTE MATESE – Prosegue l’attività di controllo dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese. Nell’ultimo fine settimana nell’ambito dell’azione di contrasto ai fenomeni di microcriminalità ed illegalità diffusa, finalizzata ad assicurare una tranquilla attività sociale, cinque persone sono finite nei guai per vari reati e violazioni di natura amministrativa. A Piedimonte Matese, i militari della locale Stazione, hanno inoltrato al Questore di Caserta una proposta di foglio di via obbligatorio nei confronti di D.P.G. 39enne di Montesarchio (BN), censurato con a carico numerosi precedenti di Polizia. Il sospetto dei militari è che il pregiudicato si trovasse nei pressi di alcune attività commerciali con l’intenzione di predisporre i piani per la successiva realizzazione di qualche “colpo” ai loro danni. Veniva pertanto accompagnato in caserma dove gli è stato notificato l’avvio del procedimento per l’irrogazione della misura di prevenzione che prevede il foglio di via obbligatorio con il divieto di ritorno nel comune per la durata di tre anni. Ad Alife i militari dell’Aliquota Operativa del N.O.R. hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria C.A., 57enne del posto poiché lo stesso, dopo essere incorso in una violazione amministrativa per comportamenti stradali illegali, invitato a declinare le proprie generalità, si rifiutava di esibire un documento di riconoscimento. Sempre a Piedimonte Matese i militari della locale Stazione hanno sorpreso U.G. 30enne e D.L.M. 40enne, alla guida delle autovetture di rispettiva proprietà sprovviste di copertura assicurativa. I veicoli sono stati sottoposti a sequestro e nei confronti dei due è stata elevata una “pesante” sanzione amministrativa. A tali azioni si sommano numerosi accertamenti per inosservanza nell’uso del casco protettivo. Si rammenta che sebbene le temperature alte invitino gli utenti a non far uso dei caschi protettivi per godere della piacevolezza del vento tra i capelli, l’inosservanza dell’uso del dispositivo di sicurezza oltre a prevedere sanzioni di tipo amministrativo e fermo del veicolo, espongono il conducente e l’eventuale passeggero a gravi rischi per l’incolumità personale, a volte in una caduta o sinistro stradale l’uso del casco è elemento determinante tra la vita e la morte.
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