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FORMICOLA / PONTELATONE – Rivolta degli immigrati, Scirocco e Carusone denunciano l’assenza di regole

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Antonio Carusone

FORMICOLA – Una giovane donna incinta colpita dai sassi scagliati dagli immigrati durante la protesta di ieri mattina. Il sindaco di Pontelatone dice basta e chiede interventi decisi. I rifugiati residenti al villaggio turistico Le Campole – di proprietà della Comunità Montana del Montemaggiore – protestano per il ritardo nella consegna dei documenti di identità che dovrebbero essere rilasciate dal municipio di Formicola. Il ritardo scaturisce da norme – in materia – poco chiare. L’indice degli amministratori di Formicola è puntato contro la Prefettura che non riesce a fornire delucidazioni sulla vicenda: “Abbiamo inviato, precisa il sindaco Michele Scirocco, decine di comunicazioni alla Prefettura senza ottenere risposte chiare. Ho più volte sollecitato il nostro responsabile del servizio al rilascio delle tessere richieste. Purtroppo la normativa appare molto lacunosa. Giustamente il nostro funzionario non intende assumersi responsabilità sulla questione”. Il sindaco di Formicola precisa che gli immigrati sono tutti già regolarmente iscritti nell’anagrafe temporanea. La loro pretesa è, invece, quella di essere registrati in quella residente. “Come si può, precisa Scirocco, costituire una comunità all’interno di un albergo? Secondo noi non è possibile. Per questo abbiamo inoltrato richiesta specifica alla Prefettura. Solo quando ci saranno fornite adeguate risposte rilasceremo i documenti di identità. Del resto, conclude Scirocco, non si capisce l’esigenza di questa tessera considerato che gli immigrati posseggono già un documento di riconoscimento valido (permesso di soggiorno)”.
Anche il sindaco di Pontelatone, Antonio Carusone, è stanco delle ripetute tensioni innescate dalle proteste dei rifugiati. Dopo i fatti di ieri mattina la fascia tricolore scrive alla Procura della Repubblica per sollecitare una soluzione al problema: “come di consueto, armati di pietre e bastoni hanno bloccato nuovamente la strada provinciale che cade in tenimento del Comune di Pontelatone. L’aggressione oltremodo violenta è stata perpetrata anche con lo scaglio di pietre contro civili inerti, nonostante l’immediato intervento delle Forze dell’Ordine e delle Autorità Locali, gli stessi accecati dalla richiesta pretesa, aggredivano quattro persone di cui tre civili ed un Carabiniere che nell’immediatezza venivano prontamente soccorsi ed accompagnati in Ospedale. Oltremodo, la circostanza che lascia senza parole è che tra le vittime vi è una giovane donna, in evidente stato di gravidanza, mentre le altre persone coinvolte sono onesti lavoratori che si accingevano ad espletare la loro attività lavorativa”.
Carusone teme che il ripetersi di queste proteste possa innescare reazioni nella comunità locale: “l’insostenibilità di siffatta situazione è palese e mette in costante pericolo l’intera Comunità , che si trova in balìa di figure che senza alcuno scrupolo fanno ricorso alla violenza, incuranti sia delle norme di comune e civile convivenza che dell’iter burocratico sotteso alle loro richieste”.

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